La prima volta per un imprenditore del Sud e la prima volta di una donna, ma soprattutto portatrice di un'idea: riposizionare l'Ance mettendola al centro dell'interlocuzione economica e nel rapporto con le istituzioni con una visione che assomiglia molto a quello di un moderno partito, espressione di interessi generali con un programma che ha l'ambizione di delineare lo sviluppo del Paese.
Così Federica Brancaccio, 61 anni, napoletana, che domani presenterà al Consiglio generale la candidatura alla presidenza dell'Associazione nazionale dei costruttori edili.
«Dobbiamo divenire interlocutore fondamentale per la ripartenza, per lo sviluppo del Paese guardando al Pnrr ma non solo» dice, e avendo la capacità di operare su un doppio binario: «Continuare a gestire l'emergenza, per esempio come sta avvenendo con il caro-materiali, e lavorare sulla qualificazione del nostro sistema imprenditoriale». «Dobbiamo impegnarci per migliorare le nostre città e l'ambiente - sostiene Brancaccio - siamo impegnati per intervenire sulla qualità della vita del cittadino, per rendere i nostri ambiti urbani efficienti e sostenibili, e ci candidiamo a essere motore per una crescita economica ma anche socio-culturale».