Sal De Riso, l'imprenditore pasticcere della Costiera: «Pronti a riaprire, ma serve chiarezza»

Sal De Riso, l'imprenditore pasticcere della Costiera: «Pronti a riaprire, ma serve chiarezza»
Sal De Riso, l'imprenditore pasticcere della Costiera: «Pronti a riaprire, ma serve chiarezza»
di Gigi Di Fiore
Domenica 4 Aprile 2021, 09:45 - Ultimo agg. 5 Aprile, 08:54
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Sal De Riso, imprenditore pasticciere con laboratorio a Tramonti e vendita a Minori sulla Costiera Amalfitana, ha 110 dipendenti. Il suo brand e i suoi prodotti sono venduti online anche all'estero, molti esportati negli Stati Uniti.

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De Riso, come si prepara alla ripresa totale dell'attività?
«Siamo pronti a riaprire, ma non facciamo pianificazioni senza certezze sui tempi».

Pesa l'assenza di date certe sulla riapertura piena?
«Molto, in un settore dove la materia prima va acquistata in anticipo, la quantità pianificata. Nei periodi di raccolta della frutta, lavoriamo la canditura, prepariamo creme, predisponiamo quello che può essere conservato a lungo. Ma non possiamo fare di più. La nostra attività in un anno si è rallentata molto».
Quando avete fermato totalmente ogni produzione?
«Nei mesi del lockdown, laboratorio e pasticceria. A ottobre solo la pasticceria. Siamo andati bene a Natale con la produzione e vendita anche online di panettoni e nel periodo pasquale con le colombe. Ho voluto tenere aperta la pasticceria a Minori, per la gente del posto, ma si è venduto poco».
Le esportazioni dei vostri prodotti hanno tenuto?
«Bisogna chiarire che un'attività imprenditoriale come la nostra, legata a un brand e a prodotti di qualità, si tiene nei fatturati sulla richiesta che arriva dalla ristorazione, dalle cerimonie. Anche le grosse richieste dall'estero, specie dagli Stati Uniti, sono legate alla ristorazione che è rallentata. Per due mesi ho avuto dipendenti in cassa integrazione, che ancora non hanno visto quei soldi».
Cosa pensa dell'iniziativa regionale di vaccinare in massa i territori di attrattiva turistica della Campania, come la costiera sorrentino-amalfitana?
«Un'ottima iniziativa. Servirà a dare impulso alla aree turistiche e a prepararle per la ripresa completa delle attività. Siamo pronti, predisponiamo tutto, anche gli acquisti di grossi quantitativi di frutta da lavorare, come di recente 20 quintali di mele, ma adesso abbiamo bisogno che ci diano tempi certi. Ogni attività imprenditoriale ha bisogno di certezze per programmare».
Come avete affrontato gli obblighi sanitari nei laboratori?
«Abbiamo accentuato quello che già facevamo. Da cinque anni, nei miei laboratori c'è un impianto di areazione che sanifica l'ambiente, progettato e prodotto da un'azienda americana che fornisce gli stessi impianti alla Nasa. L'alcol da vaporizzare era già presente nei laboratori e veniva usato di continuo. In questi mesi, ne abbiamo aumentato la quantità».
Ci sono stati casi di positivi tra i dipendenti?
«Saremo stati fortunati, o più semplicemente attenti e rigorosi nel rispetto delle regole, ma nessun dipendente è risultato positivo. Qualcuno, è anche volontario della Croce rossa, è stato vaccinato. Speriamo di poterlo essere presto tutti, per riprendere in pieno l'attività».
 

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