Latina, omicidio Piccolino: così le telecamere
hanno incastrato l'assassino

Latina, omicidio Piccolino: così le telecamere hanno incastrato l'assassino
Sabato 20 Giugno 2015, 15:47 - Ultimo agg. 22 Giugno, 08:57
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L'assassino in bermuda e maglietta scura che va ad uccidere Mario Piccolino, l'avvocato e blogger antimafia freddato il 29 maggio scorso nel suo studio a Formia. Nelle immagini delle telecamere di sorveglianza diffuse dalla Polizia di Stato, Michele Rossi, l'imprenditore di 59 anni incensurato che ha confessato il delitto per un paranoico risentimento provocato da una causa civile persa dieci anni fa.


Dopo la testimonianza dell'ingegnere che aveva aperto la porta dello studio di Piccolino, il riconoscimento con i primi frammenti di immagini, poi la completa ricostruzione che ha consentito di risalire anche al numero di targa del pick up dell'assassino.

Rossi prima viene inquadrato dalla telecamera di un parcheggio alle 17.12, poi di una farmacia, intorno alle 17.16 del giorno dell'omicidio.

Cammina tranquillo per strada. Cinque minuti dopo, alle 17.21, torna indietro: tutto è compiuto:

Rossi si è fatto ricevere nello studio di Piccolino, gli ha sparato in fronte ed è uscito, nelle immagini della stessa videocamera torna sui suoi passi senza fretta. La pistola che ha usato è nascosta sotto la maglietta scura. La getterà in un fiume e non è stata ancora ritrovata. Rossi risale sul suo fuoristrada, inquadrato in movimento poco più tardi da un'altra telecamera di sorveglianza.

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