«Salutami papà», un'intercettazione riapre la caccia al boss Antonio Bardellino

Trovato a Formia un bunker utilizzato dal fondatore dei Casalesi: dubbi sulla sua morte

Antonio Bardellino
Antonio Bardellino
Marilu Mustodi Marilù Musto
Giovedì 27 Luglio 2023, 22:56 - Ultimo agg. 30 Luglio, 17:47
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«Salutami papà». La frase del fratello di Antonio Bardellino pronunciata salutando uno dei nipoti a Santo Domingo - intercettata durante una telefonata - ha fatto alzare le antenne della Dda di Napoli. Chi sarebbe il papà di quei nipoti se non Antonio Bardellino, fondatore del clan dei Casalesi? La sentenza Spartacus I, in verità, ha certificato la morte del boss di camorra Bardellino per mano di Mario Iovine. L’uccisione dei nipoti - Paride e Antonio Salzillo (quest’ultima 20 anni dopo la morte del boss) - e il pentimento di Luigi Basile o’marsigliese, non lasciarono dubbi ai giudici del maxi-processo Spartacus I che nel 2005 emisero la sentenza: Bardellino sarebbe stato ammazzato il 26 maggio 1988 a Búzios, in Brasile.  La storia del clan Bardellino, assorbito dal cartello dei Casalesi, è faccenda di grandi numeri, una sorta di pozzo senza fondo che va sotto il nome di Spartacus nel quale, a saper cercare, si trovano brandelli di vite spezzate. È l'enciclopedia di una galassia che solo di recente ha cambiato la sua narrativa con la supposizione che il boss sia ancora vivo.

Fatto sta che dall’altra parte del telefono, uno dei figli di Rita De Vita e di Bardellino, a quella telefonata dello zio avrebbe risposto con un “sì”.

E così, la frase è stata inserita nell’inchiesta della Procura Antimafia di Napoli che è sulle tracce di una nuova alleanza fra camorristi della vecchia sponda Casalese e i nipoti del “boss dei due mondi”.

Fra gli indagati per associazione mafiosa nel fascicolo del pm della Dda, Vincenzo Ranieri, ci sarebbero due nipoti di Bardellino, il boss dei boss: Callisto e Gustavo Bardellino, ma anche Romolo Corvino e Vincenzo Di Caterino di Casal di Principe. Da loro, riparte il filone dell’inchiesta che si ricollega al ferimento di Gustavo Bardellino avvenuto il 15 febbraio del 2022 a Formia. Mercoledì, c’è stata la perquisizione delle abitazioni dei familiari di Bardellino a Formia, a San Cipriano d'Aversa e a Casal di Principe: è stato trovato un bunker alto 170 centimetri in un appartamento del Villaggio del Sole a Formia, parco una volta di proprietà di Aldo Ferrucci, ex proprietario della discoteca Seven Up. Si pensa che possa essere il covo dove Bardellino si sarebbe nascosto durante i viaggi in Italia. Ma sono ricostruzioni eseguite sulla scorta di alcuni dati. Per ora, l'inserimento nell'indagine della Dda di una ipotesi del boss vivo e vegeto ha dato la possibilità di perquisire a tappeto tutte le abitazioni dei familiari. 

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