Patrizia Pellegrino: «Posai nuda per Playmen, mi costò il fidanzamento con il principe Alberto. Ho detto di no a Maradona, litigai con Nancy Brilli»

Patrizia Pellegrino: «Posai nuda per Playmen, mi costò il fidanzamento con il principe Alberto. Ho detto di no a Maradona, litigai con Nancy Brilli»
Domenica 14 Gennaio 2024, 10:04 - Ultimo agg. 15 Gennaio, 15:31
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A metà degli anni ottanta Patrizia Pellegrino viveva vicino a Renzo Arbore e Massimo Troisi. Erano i suoi vicini di casa. Vivevano in allegria. Ma «Renzo - racconta al Corriere della Sera - non mi ha mai proposto di lavorare con lui, stava già con Mara Venier, magari temeva qualche gelosia. Con Massimo avevo più feeling perché era napoletano come me. Mi corteggiava, ma allora ero un pochino snob e tutta perfettina, mi chiamavano “Panna montata”». Ma Massimo era preso. «Mi invitò a cena un paio di volte, ci scappò un bacio e niente più, anche perché pensavo a un altro. Era già famosissimo, ma semplice, di cuore. E aveva una dote rara: sapeva ascoltare».

Gli esordi

Gli inizia con Peppino Di Caprio, poi la scelse Corrado.

Lavorò anche con Ombretta Colli non senza qualche problema: «La gente spesso scambia il mio sincero entusiasmo per una recita, anche Simona Ventura all’Isola dei Famosi non mi credeva sincera e mi attaccava, mi difese mio padre».

Alberto di Monaco

Tra gli errori da ripetere ce n'è uno in particolare: «Posare nuda per Playmen. Mi costò il fidanzamento con il principe Alberto». In quel momento «tutto il mondo parlava di me. Non c’era momento migliore per pubblicare le mie foto di nudo. Ero nella vasca da bagno quando Alberto mi telefonò. Serio, freddo. “Ho visto il servizio su Playmen”.“Sono pose artistiche”.“Però mi creano un grande imbarazzo”. “Capisco”. Ci siamo risentiti ancora qualche volta, ma poi è finita. Magari, chissà, potevo diventare principessa...».

Maradona

Da un principe vero, in carne e ossa al Dio del calcio, Diego Armando Maradona: «Aveva appena vinto lo scudetto con il Napoli, lo premiai insieme a Gianni Minà. Cominciò a chiamarmi ad ogni ora del giorno per invitarmi a uscire, un martello. Un paio di volte ci sono andata, sperava nel dopocena, invece gli ho dato buca. Mi attirano gli uomini alti, eleganti, di classe e lui non lo era». Naturalmente non fu l'unico calciatore a "tampinarla": «Sì, ma è una categoria orrida, con loro non si parla che di calcio, auto, sport, io cerco la cultura, ilragionamento».

La lite con Nancy Brilli

Al Corsera ricorda la cattiveria ricevuta da Gino Bramieri («Avevo perso mio figlio Riccardo, appena nato. Ero distrutta dal dolore. Sperai che Gino mi riprendesse a lavorare con lui in teatro, mi avrebbe salvato. Non lo fece, preferì tenersi la mia sostituta, fu una coltellata al cuore»). La litigata di brutto con Nancy Brilli: «Eravamo amiche del cuore, dormivamo insieme. Mi raccontò che un lui e una lei si erano lasciati, dovevo mantenere il segreto, invece l’ho raccontato ad un’altra persona che, a sua volta, lo ha riferito all’interessata che se l’è presa con lei. Nancy si è arrabbiata e non mi ha più voluto vedere. Fu colpa mia, ho il difetto che parlo troppo, ora ho imparato a farmi i fatti miei». Patrizia non si è mai arresa e alla fine si è sempre rialzata. Anche ora dopo una brutta malattia: «La vita mi ha molto picchiata, però ho avuto tante cose belle. Due anni fa ho avuto un tumore al rene, temevo di non farcela, invece sono qui. Mi considero molto fortunata. Mi trovo simpatica e mi voglio bene».

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