«Ho inviato il cv senza avere il titolo di studio richiesto e sono stata assunta, ma non fate mai come me: è finita male...»

La giovane donna è caduta nella tentazione di fare proprio il motto «o la va, o la spacca»

«Ho inviato il cv senza avere il titolo di studio richiesto e sono stata assunta, ma non fate mai come me: è finita male...»
«Ho inviato il cv senza avere il titolo di studio richiesto e sono stata assunta, ma non fate mai come me: è finita male...»
Giovedì 15 Febbraio 2024, 19:00
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Diversi approcci nei confronti della vita in tutte le sue sfaccettature - le decisioni che prendiamo ogni giorno, le parole che pronunciamo e le interazioni con le persone - portano a risultati profondamente differenti e, a volte, tutto ciò che serve per risollevare le proprie sorti è la capacità di vedere noi stessi e il mondo che ci circonda sotto una luce più positiva. 

Questo concetto è alla base di una serie di video pubblicati su TikTok in cui si consigliava di dimenticare i propri limiti e le proprie mancanze per buttarsi di più, cogliere tutte le occasioni che ci si presentano e dare una svolta alla propria esistenza. 

Una ragazza ha raccontato di aver mandato in giro cv per ruoli che non le competevano e per cui non aveva le giuste qualifiche, e in questo modo è riuscita a ottenere un lavoro pagato in maniera eccellente.

Eppure, non è sempre domenica e Nina lo dimostra con la sua storia... tutt'altro che motivazionale: «Non fate come me», scrive la ragazza, per poi lanciarsi nella storia di come è stata assunta nonostante non avesse il titolo di studio richiesto... 

Dato lo stato del mercato del lavoro al giorno d'oggi, in cui si richiedono figure con diversi titoli di studio e anni di esperienza per posizioni di base, c'è la tentazione di giocare sporco e fare proprio il motto o la va, o la spacca, come ha fatto Nina. 

Sulla scia di molti altri lavoratori (e consigliata, in realtà, anche da un'altra persona impiegata proprio nell'ambito delle assunzioni), la ragazza ha deciso di mandare il proprio curriculum, chiaro e onesto, per una posizione per cui le mancava il titolo di studio richiesto: «Volevano qualcuno con una qualifica in economia e io sto facendo un programma di master, ma ho seguito diversi corsi di economia e mi sono detta che ne sapevo più o meno quanto loro». 

Dopo aver fatto application, Nina non ci ha più pensato, convinta che non avrebbe portato da nessuna parte. Eppure, ottiene un colloquio: «Mi sono preparata prima di andare perché ho pensato di dover fare del mio meglio. L'ho fatto e ho pensato non fosse andato bene, ma a quanto pare mi sbagliavo perché una settimana dopo mi chiamano e mi dicono: congratulazioni, vogliamo che entri a far parte del team!». 

Per le successive due settimane, Nina si sente rinvigorita ed è estasiata al pensiero di essere stata in grado di ottenere una simile posizione senza avere il titolo di studio necessario. Le è arrivata l'offerta di lavoro, ha accettato e, emozionata, ha iniziato a prepararsi per iniziare. Poi, sono arrivati i dubbi: «Ho cominciato ad avere un po' la sensazione di essere nel posto sbagliato, e che ci fosse un errore di qualche tipo», specialmente quando tutti gli altri presenti alle cerimonie e agli eventi erano più in là con gli anni, avevano esperienza e il titolo richiesto.

La giovane cerca di calmarsi dicendosi che, in realtà, è sempre stata onesta riguardo la propria preparazione, ma alla fine il suo dubbio si è rivelato realtà: «Una mattina mi alzo e c'è un messaggio vocale di un reclutatore che diceva Puoi richiamarmi? Devo parlarti dell'offerta di lavoro e, in quel momento, sapevo perfettamente come sarebbe andata».

Infine, l'offerta è stata ritirata, e Nina conclude: «Non fate application per lavori che richiedono, tipo, cinque titoli diversi, sette anni di esperienza e via dicendo, se non li avete, perché può succedere che investiate il vostro tempo, le vostre emozioni, sentimenti, vi sforziate per quella posizione, e alla non potete davvero lavorare lì». 

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