Monica Leofreddi investita a Roma: la conduttrice, sotto choc, racconta su Instagram di essere stata presa da un van. Mostra il volto tumefatto e spiega: «Un van in retromarcia mi travolge e mi scaraventa a faccia avanti sull’asfalto... Scende l’autista che invece di soccorrermi comincia a urlare accusandomi di fingere». Per lei la solidarietà di tante amiche e colleghe, da Milena Miconi a Sabrina Salerno, Roberta Capua, Lorella Cuccarini, Mara Veier, Carmen Russo, Serena Autieri e molte altre.
Monica Leofreddi investita, il racconto
La conduttrice posta su Instagram una foto delle labbra gonfie e dei lividi nella zona del naso e racconta: «Stasera di ritorno da Milano ero in attesa del taxi per tornare a casa, lo attendevo poco lontano dalla stazione.
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«Nessuno mi ha aiutata»
La storia prosegue: «Mi sono lentamente rialzata, ero umiliata, ferita non solo fisicamente ma soprattutto psicologicamente. Ho tentato di far valere le mie ragioni ma lui continuava a negare. Solo un signore ha confermato che ero stata investita. Gli ho chiesto “può testimoniare?” Lui ha risposto di sì, l’autista urlava ancora negando. Io che ogni giorno pontifico su come ci si deve comportare in ogni situazione, in un momento di difficoltà sono stata solo capace di scoppiare a piangere, non ho preso la targa, ho solo detto: “Sei un delinquente vergognati”. Il mio taxi è arrivato. L’ho preso lasciandomi alle spalle il van ed il suo autista irresponsabile. Mi sono sentita fragile, sola, spaventata da tanta inciviltà. Volevo solo tornare a casa», ha scritto ancora la conduttrice nel suo lungo sfogo.
Leofreddi aggiunge: «Piangendo ho chiamato mio marito, gli ho confidato la mia frustrazione, la mia resa. Io sempre così forte, a tratti aggressiva mi ritrovavo a piangere in un taxi senza aver saputo proteggere il mio diritto di denunciare l’incidente, la mia dignità. Il tassista mi porge una tavoletta di ghiaccio che aveva nel suo zaino con la cena. È il primo che mi soccorre, mi confida che neanche lui si riconosce più in questo mondo». E poi conclude: «I miei figli mi hanno vista tornare a casa senza il mio solito sorriso, hanno visto il mio volto con il trucco colato, gli occhi lucidi. Non voglio nascondere la mia fragilità. Il loro abbraccio. Sto bene solo qualche escoriazione. L’autista si starà vergognando?».