Inceneritore Acerra, Bonavitacola: ​«Quarta linea solo in caso di avaria»

Il vice governatore fa chiarezza sul futuro dell'impianto dopo le accuse del vescovo Di Donna

L'inceneritore di Acerra
L'inceneritore di Acerra
di Pino Neri
Giovedì 27 Luglio 2023, 00:00 - Ultimo agg. 19:20
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«È nata una discussione doppiamente artefatta. La prima, che i 27 milioni fossero destinati alla costruzione della quarta linea. E non è vero. La seconda, che in futuro la quarta linea potesse determinare un incremento dei rifiuti da trattare nel termovalorizzatore. E questo è ancor meno vero». Il vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, ha replicato in consiglio alle polemiche sull’ipotesi della costruzione di una quarta linea, il cosiddetto «quarto forno bruciarifiuti». In aula Bonavitacola ha risposto a una interrogazione di Vittoria Lettieri, consigliera di maggioranza, acerrana doc e figlia di Raffaele, ex sindaco di Acerra per dieci anni e attuale presidente del consiglio comunale.

Bonavitacola ha smentito seccamente che il finanziamento di 27 milioni votato dal consiglio il 14 luglio e destinato al termovalorizzatore possa servire alla realizzazione della quarta linea. «Si è generato un grande equivoco – ha chiarito il vice governatore dopo le polemiche e agli attacchi contro la Regione di cui si è reso protagonista anche il vescovo di Acerra, Antonio Di Donna - nel senso che una precedente determina dirigenziale aveva fatto riferimento ai possibili utilizzi di questo fondo, che erano l’ammodernamento e la manutenzione dell’impianto e, in futuro, anche una quarta linea. Naturalmente però – ha specificato Bonavitacola - quella previsione non poteva che fare riferimento solo alla manutenzione e all’ammodernamento visto che fare una quarta linea richiede centinaia di milioni. Successivamente una nota della stessa direzione ha chiarito che i 27 milioni saranno destinati solo a interventi di ammodernamento». Bonavitacola non ha escluso che in futuro la quarta linea si faccia. Ma avrà funzioni sostitutive. «Sarà esclusivamente attivata in caso di avaria o fermo manutentivo delle linee esistenti – ha ribadito - Escludiamo categoricamente incrementi di rifiuti». 

Rassicurazioni anche sul fronte politico. «Gli indirizzi che la giunta regionale ha fornito per l’aggiornamento del piano di gestione non prevedono incrementi.

E sia l’amministrazione in carica che il consiglio non cambieranno posizione», la garanzia fornita da Bonavitacola. Che però insiste sulla necessità di realizzare il quarto forno. «Sarà un’azione prudente – ha affermato il vicepresidente - perché il termovalorizzatore si avvia ad essere usurato. È un problema di responsabilità, un atto doveroso preoccuparsi che un impianto così sofisticato possa avere bisogno di una linea di supplenza perché una delle tre linee dopo tanti anni si può fermare». Progetto non imminente. «Non è un tema attuale, non è all’ordine del giorno», ha concluso l’assessore.

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Dal canto suo Vittoria Lettieri ha giudicato in modo positivo «l’utilizzo dei 27 milioni per l’ammodernamento del termovalorizzatore perché non si può rischiare di avere una struttura che non funzioni bene». Lettieri ha però ribadito che «la quarta linea terrorizza gli acerrani anche solo come ipotesi e come ruota di scorta». «Non ci basta – ha eccepito Lettieri - la previsione della Regione che non aumenti il carico di rifiuti». Sul fronte delle bonifiche Bonavitacola ha infine annunciato che «la Regione sta provvedendo per le località Curcio, Calabricito e Pantano» e che «ad agosto l’area in cui erano stoccate 50mila tonnellate di ecoballe, davanti al termovalorizzatore, sarà completamente liberata». 

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