Donna molestata in attesa del bus, salvata da carabiniere a Poggiomarino

L'aggressore, 33 anni, originario del Marocco, ha provato prima a molestarla e poi a violentarla mordendole le labbra.

Un posto di blocco
Un posto di blocco
di Francesco Gravetti
Mercoledì 25 Ottobre 2023, 08:27 - Ultimo agg. 11:02
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Era in attesa dell'ultimo bus della sera, quello che dal ristorante di Poggiomarino, dove lavora, l'avrebbe portata a casa, in un altro Comune della zona vesuviana, quando un giovane si è avvicinato, ha provato prima a molestarla e poi a violentarla, mordendole le labbra. Per fortuna, un carabiniere libero dal servizio è intervenuto in tempo ed ha fermato l'aggressione, mettendo fine all'incubo della donna, una 55enne che, come tante altre, ha vissuto momenti di terrore per mano di un uomo e della sua protervia.

Il fatto è avvenuto a Poggiomarino: l'aggressore, un 33enne originario del Marocco ma residente a Poggiomarino e già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato ed ora è in carcere, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Decisiva si è rivelata l'azione del militare libero dal servizio, ma anche il tempestivo intervento dei carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Torre Annunziata che, accorsi sul posto, hanno dato una mano al collega, che peraltro si è anche ferito nel corso della colluttazione.

Intorno all'una di notte, la 55enne era in piazza De Marinis, nel centro di Poggiomarino, in attesa dell'autobus. Aveva finito il suo turno di lavoro e aspettava il pullman per tornare a casa: l'unico mezzo pubblico possibile, poiché a quell'ora di treni non ne passano più. Ad un certo punto si è avvicinato il 33enne, ha afferrato la donna ed ha provato a baciarla. Lei si è subito opposta, ma lui non si è arreso ed ha morso con forza e violenza le labbra della vittima. La donna ha urlato, ha chiesto disperatamente aiuto e, per sua fortuna, è stata ascoltata da un militare in quel momento libero dal servizio, effettivo alla stazione di Roma, precisamente a Tor Bella Monaca. Il militare si è avvicinato, ha visto la scena e si è qualificato, spiegando di essere un carabiniere.

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A quel punto il 33enne ha tentato di fuggire, ma il carabiniere lo ha inseguito. Seguono minuti concitati e una colluttazione che termina con l'arresto e l'arrivo della gazzella della compagnia di Torre Annunziata, nel frattempo allertata dalla donna. I carabinieri oplontini bloccano definitivamente l'aggressore e lo assicurano alla giustizia. Per il carabiniere che è intervenuto in difesa della donna è stato necessario ricorrere alle cure dei medici: per lui una diagnosi di cinque giorni così come per la vittima, ferita in più parti dal 33enne. Anche l'arrestato ha riportato delle ferite, in seguito alla colluttazione: visitato lui dal personale sanitario dell'ospedale di Sarno, è stato dimesso con una diagnosi di 7 giorni. Ora è in carcere, in attesa dell'interrogatorio di garanzia: deve rispondere dell'accusa di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale.
 

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