Si sono beccati quattro pallottole in due, hanno rischiato seriamente di morire per un post su TikTok pubblicato dalla moglie di uno di loro. La rivelazione di un episodio al mondo virtuale dei social, dopo averlo spiattellato in faccia ai diretti interessati sarebbe il movente del tentato omicidio avvenuto a settembre nel quartiere di Pontecitra a Marigliano.
Un raid armato, il ferimento di due persone costrette a ricorrere alle cure dell'ospedale di Nola, entrambe colpite nello stesso momento eppure giunte al Santa Maria della Pietà in due momenti diversi, a tre ore di distanza l'una dall'altra e soprattutto il tentativo di confondere le acque da parte delle stesse vittime dell'agguato: circostanze misteriose poi svelate dai carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna che ieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Nola su richiesta della procura, a carico di un pregiudicato 38enne di San Vitaliano.
Sarebbe stato lui, a sparare contro due uomini, uno di 49 anni e l'altro di 46, dopo averli raggiunti fin dentro il cortile di casa. Avevano appena parcheggiato, tornavano da un matrimonio al quale avevano partecipato insieme con le due mogli, presenti entrambe nel luogo dell'agguato. E sarebbe stata proprio una delle due compagne delle vittime ad aver scatenato un proposito di vendetta annunciato, tra l'altro, da una telefonata giunta sullo smartphone della donna «colpevole» di aver reso noto un gossip sul conto della compagna dell'uomo che adesso è finito in manette. È accusato di tentato omicidio e detenzione e porto d'arma comune da sparo.
Lo scenario dentro al quale è maturata la vicenda è degna della trama di un film. La moglie di uno dei due feriti decide di rendere noti, prima all'indagato e poi a suoi follower, i trascorsi della sua compagna, incinta di un altro uomo. Una gravidanza che poi avrebbe deciso di interrompere proprio per dare vita alla nuova relazione. Fatti spiattellati in faccia all'uomo che ora è finito in carcere e alla sua donna. Fatti per i quali, secondo la ricostruzione dei carabinieri, sarebbe avvenuto il regolamento di conti. Prima la telefonata con le minacce, poi l'arrivo nel cortile dell'abitazione di Pontecitra dove i quattro avevano appena parcheggiato. Un colpo in aria, il tentativo di disarmarlo, la rissa, il tentativo di scappare da parte dell'aggressore che per tentare la fuga si ferisce mentre tenta di scavalcare un cancello, infine l'esplosione dei colpi d'arma da fuoco con la pistola rivolta agli organi vitali delle due vittime con il chiaro proposito di farli fuori. Un puzzle complicato messo insieme tassello dopo tassello dagli investigatori nonostante i tentativi di depistaggio anche da parte delle stesse vittime. Poi la chiusura del cerchio e la misura cautelare. Galeotto fu TikTok.