Napoli, ancora un'estate senza mare: si aspetta il bypass degli scarichi

Gli ultimi dati confermato le condizioni critiche per le acque di Pietrarsa e Boccaperti

La spiaggia di San Giovanni a Teduccio
La spiaggia di San Giovanni a Teduccio
di Alessandro Bottone
Martedì 26 Marzo 2024, 14:16
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Ancora un'estate senza poter godere del mare di San Giovanni a Teduccio. L'acqua che bagna la costa orientale di Napoli non è pronta ad accogliere residenti e potenziali turisti in quella che è la spiaggia più estesa e profonda dell'intera città. Gli ultimi dati evidenziano, ancora una volta, le condizioni critiche dello specchio di mare che bagna l'ex quartiere industriale e deludono i tanti che da tempo denunciano e lottano affinché la risorsa torni alla collettività.

Sono due i tratti di San Giovanni a Teduccio negati ai più. Il primo, di ben 1.776 metri, è davanti la cosiddetta “spiaggia del municipio”, detta anche Boccaperti, e che continua anche ai piedi dei ruderi dell'ex Corradini: è lo spazio evidenziato in grigio scuro nella mappa più giù. Qui le acque sono considerate, anche per il 2024, «non adibite alla balneazione e permanentemente vietate» così come dettagliato nel report della Regione Campania pubblicato dall'Arpac: l’inquinamento è da associare al collettore di Volla, che comprende l'alveo Pollena, e diversi altri scarichi non depurati.

Lo scenario non migliora nemmeno il tratto successivo di 929 metri, quello di Pietrarsa, proprio davanti al museo ferroviario e alla passeggiata (in rosso nell'immagine sottostante). Qui la classificazione resta “scarsa” visto lo scarico del cunicolo dei sottoservizi all'altezza di vico 2° Marina così come evidenziato nella scheda aggiornata dalla medesima agenzia regionale per la protezione dell'ambiente che presto avvierà il monitoraggio sulle tutte le acque della Campania.

Il primo prelievo nel tratto incastrato tra Sannicandro e Museo di Pietrarsa è in programma il 23 aprile e si prosegue con controlli mensili fino a settembre. Si monitora il livello di Enterococchi intestinali e di Escherichia coli: lo scorso anno i batteri sono stati sempre nei limiti di tolleranza ma tale aspetto non è bastato a eliminare i divieti che sono spesso elusi da bagnanti e pescatori.

Sul mare negato di Napoli Est si è espressa anche la vicesindaca del Comune di Napoli nel corso della seduta del Consiglio municipale di ieri. «La restituzione almeno all'elioterapia del mare di San Giovanni è una cosa che possiamo garantire. Altro è ovviamente la condizione del mare che non è ovviamente incoraggiante e che è legata alla realizzazione di un progetto in itinere», ha detto Laura Lieto rispondendo alle richieste dei consiglieri.

Si aspetta, dunque, «la realizzazione di un grande bypass che consentirà di riportare il collettore che oggi scarica direttamente a mare, in una condizione di correnti non favorevole che determina la non balneabilità dello specchio di mare.

Il bypass consentirà di convogliare, con un sistema di pompe di sollevamento, i liquami verso il depuratore» ha specificato la Lieto aggiungendo che «sono state individuate con Arpac delle aree molto limitate degli arenili di San Giovanni su cui si riscontrano delle forme di inquinamento superficiale, che sono state isolate e vengono naturalmente poi sottoposte a intervento di bonifica».

 

Si tratta, nello specifico, di due spazi sulle spiagge “Boccaperti” e “Vico I Marina” interdette per l’inquinamento. Per i tanti residenti e passanti, dunque, per ora è consentita soltanto la tintarella ma l’ultima parola spetta al sindaco che, come ogni anno, individua le acque in cui è possibile tuffarsi.

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