Omicidio a Boscoreale, il giallo del pizzaiolo ucciso come un boss

Davide Fiorucci, 29 anni, vittima di un agguato di camorra

Napoli, il giallo del pizzaiolo ucciso
Napoli, il giallo del pizzaiolo ucciso
di Dario Sautto
Lunedì 12 Febbraio 2024, 00:07 - Ultimo agg. 16:35
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Pizzaiolo atteso sotto casa e ucciso come un boss nel quartiere dello spaccio. È un vero e proprio giallo l’omicidio di Davide Fiorucci, 29 anni da pochi giorni, precedenti per spaccio di droga quando era minorenne, e poi una vita di lavoro tra un negozio di ortofrutta e una pizzeria al centro di Boscoreale, dove aveva lavorato fino a pochi minuti prima di essere ammazzato.

I carabinieri sono intervenuti poco prima dell’una di notte all’isolato 8 del Piano Napoli di Boscoreale, dove è stato ammazzato il 29enne.

Una decina di colpi di pistola calibro 9x21, un’esecuzione in perfetto stile camorristico per un pizzaiolo che – secondo le prima informazioni – dopo il coinvolgimento da ragazzino in alcune vicende di droga era riuscito a costruirsi una vita lontano da quegli ambienti. 

Sul caso indagano i carabinieri della stazione di Boscoreale, della compagnia di Torre Annunziata e del nucleo investigativo del Gruppo oplontino, che stanno cercando di far luce sull’insolito delitto di camorra. Sì, perché la prima pista seguita dagli investigatori porta ad un agguato di camorra: per le modalità, per la tipologia di arma utilizzata, per il luogo in cui è avvento. Il Piano Napoli è da sempre un quartiere al centro di «lotte» e vere e proprie faide per la gestione dello spaccio di droga. Poche settimane fa l’ultimo blitz dei carabinieri aveva rivelato come l’aspirante boss Luigi Di Napoli – già in carcere perché accusato di far parte del commando che ha ucciso il pescivendolo Antonio Morione la sera del 23 dicembre 2021 a Boscoreale – avrebbe eseguito diverse scorribande ed agguati insieme ad alcuni suoi uomini di fiducia per «cacciare» via il capopiazza e prendere il controllo del malaffare nel rione di edilizia popolare. 

Tutt’altra storia sembrerebbe quella di Davide Fiorucci, rimasto vittima di un agguato come un vero boss, anche se da anni era ritenuto ai margini di quel sistema. Dunque, le indagini proseguiranno senza escludere alcuna pista. I carabinieri stanno innanzitutto scavando nella vita privata di Fiorucci, che da alcuni anni gestiva la pizzeria «Real Wood» di via Giovanni Della Rocca, locale che si trova a poche decine di metri di distanza proprio dalla pescheria di Morione. Un’altra rapina finita nel sangue, un omicidio legato a questioni economiche, un'esecuzione di camorra per altre questioni. 

Al momento nessuna ipotesi viene tralasciata, anche perché il 29enne in passato, da giovanissimo, era stato molto vicino a quegli ambienti di camorra, dai quali però – secondo le prime informazioni – si era quasi del tutto defilato, pur continuando a vivere in un quartiere difficile, in uno degli isolati teatro dello spaccio di droga H24. Prima dell’arrivo dei carabinieri, i familiari della vittima hanno danneggiato un’ambulanza della misericordia intervenuta sul posto.

Un omicidio, quello di Davide Fiorucci, che arriva tre giorni dopo un’altra esecuzione di camorra avvenuta a pochi chilometri di distanza da quel quartiere difficile. A Torre Annunziata, mercoledì sera è stato ammazzato il 24enne Alfonso Fontana, pregiudicato di Castellammare di Stabia, legato alla famiglia soprannominata «'e fasan», nipote dell’ex killer (falso) pentito Antonio Fontana, anche lui ucciso in un agguato nel 2017 ad Agerola. Anche su questo episodio le indagini – coordinate dalla Dda – sono affidate ai carabinieri, che stanno cercando di ricostruire il complesso contesto in cui sarebbe maturata l’esecuzione, con probabili nuove alleanze tra clan stabiesi e oplontini.

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