Sant'Antimo, vietati i botti a Capodanno: appello anche al senso di responsabilità

Controlli a tappeto per far rispettare l'ordinanza

Sant'Antimo, vietati i botti a Capodanno: appello anche al senso di responsabilità
di Rosaria Rocca
Venerdì 30 Dicembre 2022, 17:46
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Sangue, oltre a danni e incendi durante i festeggiamenti di Capodanno. Sant’Antimo corre ai ripari vietando l’esplosione dei fuochi d’artificio. L’ordinanza è stata firmata allo scopo di tutelare decoro e vivibilità urbana, tranquillità e riposo dei residenti, patrimonio pubblico e degli animali. 

Nelle giornate che intercorrono tra la fine del 2022 e l’avvio del 2023, è fatto divieto «su tutto il territorio comunale, nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, nonché in luogo privato laddove possano verificarsi ricadute degli effetti pirotecnici sui luoghi pubblici, dello sparo di petardi, dello scoppio di mortaretti, dell'accensione di botti e prodotti pirotecnici illegali e pericolosi». 

Al fine di reprimere l’inosservanza dell’ordinanza, saranno effettuati controlli a tappeto su tutto il territorio.

In caso di violazioni, saranno emesse sanzioni penali e amministrative.

L’amministrazione comunale non si è fermata all’ordinanza e ha lanciato un appello «al senso di responsabilità individuale ed alla sensibilità collettiva, affinché ciascuno sia pienamente consapevole delle implicazioni e delle conseguenze che tale tradizione può avere per la sicurezza propria e degli altri».

La decisione è stata presa considerato che «ogni anno, a livello nazionale, si verificano infortuni anche di grave entità, derivanti alle persone, per imprudenza o imperizia, nell'utilizzo di simili prodotti. Conseguenze negative vengono a determinarsi anche a carico degli animali in quanto il fragore di prodotti pirotecnici ad effetto scoppiante oltre ad ingenerare spavento negli animali li porta a perdere il senso dell'orientamento aumentando il rischio di smarrimento degli stessi, determinandone in alcuni casi anche il ferimento o la morte. Possono determinarsi anche danni economici alle cose ed al patrimonio pubblico e privato, soprattutto a causa del rischio di incendio derivante dall'accensione incontrollata di prodotti pirotecnici, anche solo ad effetto illuminante». 

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