Terzigno, passaggi a livello da eliminare ma i progetti non convincono

Scontro aperto con i commercianti e i comitati, si rischiano sei milioni di euro

Passaggi a livello da eliminare ma la città si divide sui progetti
Passaggi a livello da eliminare ma la città si divide sui progetti
di Francesco Gravetti
Giovedì 18 Gennaio 2024, 08:37 - Ultimo agg. 10:20
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Opere pubbliche per oltre sei milioni di euro. Che per una cittadina di 17mila abitanti vuol dire tanto. Strade nuove, percorsi pedonali, riqualificazione di un intero quartiere. Eppure c'è chi dice no. A Terzigno la soppressione di tre passaggi a livello della Circumvesuviana, programmata e finanziata da Eav, è un piccolo caso: oltre un mese fa si è tenuto un Consiglio comunale monotematico, aperto ai cittadini, e in molti hanno espresso perplessità e critiche, tanto che l'assemblea si è conclusa con un nulla di fatto.

Ad avere dubbi sono i residenti del rione Miranda, il quartiere che ospita i tre passaggi a livello: temono lo stravolgimento della viabilità, oltre che delle loro abitudini di vita, ma anche danni alla piccola economia del territorio, fatta di negozi, panifici, gastronomie.

Ma la cancellazione dei passaggi a livello della Circumvesuviana è un processo irreversibile: Eav ha avuto i fondi del Pnrr per specifici progetti e vuole procedere il più velocemente possibile. Del resto, sopprimere un passaggio a livello vuol dire ridurre i pericoli di attraversamento delle sbarre, migliorare i tempi di percorrenza dei treni, non preoccuparsi di dover abbassare le barriere ogni 5 minuti quando le corse saranno finalmente di più (prima o poi i nuovi convogli della Circum arriveranno).

Spiega il sindaco di Terzigno Francesco Ranieri: «Ho effettuato diversi sopralluoghi e sono convinto che il rione Miranda ne beneficerà. Stiamo parlando di passaggi a livello incustoditi, pericolosi . E poi ci sono direttive europee chiare, che impongono la chiusura di questi impianti».

Le opere di compensazione, poi, non sono certo trascurabili: Eav ha messo sul piatto sei milioni e mezzo con i quali fare i sovrappassi pedonali, l'allargamento delle strade esistenti e l'eventuale realizzazione di nuove vie. Chiudere un passaggio a livello vuol dire tagliare le strade a metà e dover ricorrere a una viabilità alternativa: forse questo spaventa gli abitanti, alcuni nel corso del Consiglio comunale hanno espresso parecchi dubbi. Non è mancata la bagarre, al punto che la discussione è stata rinviata.

 

Vincenzo Aquino, esponente dell'opposizione che al consiglio non ha partecipato, ragiona: «Il progetto va spiegato bene, va condiviso con razionalità con i cittadini, ci vuole maggiore capacità di coinvolgimento. Io sono favorevole, ma l'approccio della maggioranza deve cambiare». Di certo, anche a Terzigno le intenzioni di Eav si scontrano con una serie di ostacoli. La rimozione dei passaggi a livello sta diventando un percorso tutt'altro che agevole: a Castellammare è nota l'avversità alla soppressione delle barriere in via Nocera, mentre a Trecase è in piedi da tempo un contenzioso perché il Comune ritiene che la strada da chiudere sia una via di fuga in caso di eruzione del Vesuvio. Impervia la strada del cambiamento. 

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