Cantieri a Napoli, la via crucis infinita: dopo la Galleria Vittoria chiude via Arcoleo

Cantieri a Napoli, la via crucis infinita: dopo la Galleria Vittoria chiude via Arcoleo
di Paolo Barbuto
Lunedì 22 Marzo 2021, 00:00 - Ultimo agg. 08:10
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Le operazioni di chiusura della strada sono partite già ieri, con un giorno di anticipo rispetto al previsto inizio dei lavori. Da oggi via Arcoleo sarà vietata al traffico e il blocco totale della circolazione andrà avanti quindici giorni consecutivi (se tutto andrà bene) per terminare dopo Pasqua e trasformarsi in un blocco solo “parziale” che andrà avanti fino alla fine del mese di aprile.

Si tratta di una di quelle decisioni che possono trasformarsi in pericoloso boomerang per il traffico oppure centrare l’obiettivo.

Il Comune spiega che questo è il momento opportuno per chiudere totalmente quella strada, visto che le limitazioni sanitarie tengono la città in zona rossa e gli spostamenti dovrebbero essere notevolmente ridotti rispetto ai giorni di traffico normale. Il fatto è che, nonostante la zona rossa, le auto in circolazione sono tantissime e poi c’è un dettaglio di non secondaria importanza: quella strada vietata si trova di fronte alla Galleria Vittoria, anch’essa vietata, e al centro di un percorso alternativo di viabilità che ha già mostrato notevoli segni di difficoltà. 

Chiaia, insomma, non trova pace. Alle prese da mesi con la gimcana assurda generata dalla chiusura della galleria, che impone percorsi alternativi lunghi, tortuosi e trafficati, oggi si ritrova con un altro problema di viabilità bello grosso. Il tutto dopo aver affrontato, solo per una manciata di giorni, fortunatamente, l’altra generosa idea di qualche mese fa: aprire un cantiere alla fine di via Chiatamone restringendo il flusso delle auto già imbottigliate in un percorso obbligato e difficile.

Chiuderà via Arcoleo, dunque, perché è stata decisa una manutenzione straordinaria che prevede la rimozione dei cubetti di porfido e la sostituzione del manto stradale con l’asfalto. Evitiamo di rientrare nell’annosa polemica sulla correttezza della sostituzione del manto stradale esistente; entriamo invece, con piacere, sul tema della necessità assoluta di eseguire questi interventi quando c’è già un caos di viabilità generato dalla chiusura del tunnel della Vittoria. 

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Per affrontare la nuova chiusura è necessario sapere come muoversi. Le auto che provengono da Santa Lucia e sono dirette verso piazza Vittoria potranno liberamente transitare fra via Chiatamone e via Morelli (passando dinanzi alla galleria chiusa) e poi imboccare via Vannella Gaetani. Le vetture che provengono in senso opposto, cioè da via Partenope e hanno bisogno di tornare verso Chiaia potranno svoltare all’altezza di via Ugo Foscolo che sarà riaperta proprio per l’occasione. Si tratta di uno dei vicoli che interseca il lungomare liberato al quale era stato bloccato lo sbocco verso via Partenope proprio in occasione della pedonalizzazione dell’area.

Secondo gli esperti di modelli di viabilità questa chiusura non dovrebbe essere in grado di portare maggiori difficoltà a una circolazione già notevolmente in crisi. La prova del fuoco, però, la daranno gli automobilisti che a partire da stamattina si troveranno ad affrontare la novità. 

 

Su via Arcoleo gli interventi, che dovrebbero proseguire fino alla fine di aprile, saranno più o meno agevoli. Si tratta di rimuovere il manto stradale, verificare che al di sotto non ci siano grossi problemi, e stendere un nuovo tappeto di sostegno e poi l’asfalto. Fino al sei di aprile la strada sarà chiusa, poi riaprirà per una sola carreggiata lungo la quale sarà inibito il transito ai bus e ai mezzi pesanti.

Per i lavori attesi con più ansia, quelli alla galleria della Vittoria, invece, non ci sono ancora novità. Il progetto che dovrà essere sottoposto alla Procura per ottenere il dissequestro non è stato ancora materialmente realizzato perché mancano gli ultimi dettagli sui rilievi effettuati all’interno delle cavità tufacee nelle quali è stato scavato il tunnel. Solo quando quelle operazioni saranno ufficialmente concluse, con al consegna dell’ultimo report da parte degli esperti, si potrà pensare di stendere un nuovo piano d’azione per convincere la Procura a dissequestrare e poi iniziare i lavori. Insomma, i tempi sono ancora molto lunghi. 

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