Cinema Metropolitan, sprint a Napoli per il vincolo ma la banca accelera sulla vendita

Intesa Sanpaolo punta a organizzare l’asta in 7 giorni per la cessione dei locali in via Chiaia

Il Metropolitan
Il Metropolitan
di Gennaro Di Biase
Giovedì 6 Aprile 2023, 23:57 - Ultimo agg. 8 Aprile, 08:33
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Metropolitan: corsa alla vendita e al vincolo. Accelera su entrambi i binari, la vicenda dello storico cinema di Chiaia a rischio sfratto. Passi in avanti più che concreti dal Ministero della Cultura, che il 3 aprile ha ufficialmente avviato il procedimento di apertura del dispositivo di tutela, inviato a Intesa Sanpaolo (proprietaria dell’immobile) e al Comune.

Un provvedimento che legherà la destinazione della struttura ad attività di carattere culturale. Il Ministero ha mantenuto la promessa, insomma, e si è mosso in tempi rapidi. La proprietà dei locali di Palazzo Cellamare, intanto, conferma l’intenzione di vendere – già chiarita a margine dell’incontro di marzo nella Capitale in presenza del ministro Sangiuliano, nella sede di via del Collegio Romano. E a breve, entro una settimana, potrebbe partire un’asta pubblica per l’acquisto dei locali.

Tornando sul vincolo, se Intesa Sanpaolo vorrà esercitare il diritto di portare osservazioni sul provvedimento, l’atto sarà valutato da una commissione del Mic. 

In uno scenario così articolato, la permanenza dell’attuale gestione del multisala, targata Caccavale-Grispello, è tutt’altro che scontata: «Stando agli imprenditori che si sono interessati finora, potrebbe restare una sola sala per il cinema - sospira il socio di maggioranza Peppe Caccavale - forse due. La struttura, per il resto, potrebbe diventare garage o discoteca». Quante zone del Metropolitan, insomma, saranno vincolate? Il cinema, probabilmente, diventerà altro da quello che è. Una factory culturale, in uno degli scenari prospettati dal Comune nelle scorse settimane, in grado di garantire un’attività culturale diversificata, e non dedicata esclusivamente al grande schermo. Il vincolo di destinazione d’uso culturale, su cui ha lavorato il Ministero, assume perciò una rilevanza cruciale. 

Dal punto di vista burocratico – secondo quanto trapela dagli uffici – le cose stanno così: dalla data dell’avvio del procedimento - cioè il 3 aprile - dovranno decorrere 80 giorni per le eventuali osservazioni della proprietà, che potrebbero riguardare tra l’altro l’ampiezza della metratura quadrata che sarà soggetta al vincolo. A meno che Intesa Sanpaolo non dichiari di astenersi dalle osservazioni, tra circa due mesi e mezzo, dunque, il provvedimento andrà poi in commissione per il decreto finale e per l’approvazione delle eventuali richieste supplementari. Ma - punto importante - il dispositivo di tutela è già attivo con l’avvio del procedimento, partito il 3 aprile. Va sottolineato che la commissione del Patrimonio Culturale - che dovrà valutare il vincolo sul Metropolitan - fa parte del segretariato regionale della Campania afferente al Mic ed è composta da tutti i sovrintendenti regionali. 

«L’iter procedurale è ormai avviato ed è in capo al segretariato regionale del Mic - conferma Luciano Schifone, consigliere del ministro Sangiuliano - La proprietà potrà far valere le sue posizioni in merito al provvedimento. Se non ci saranno osservazioni ostative, le cose si concluderanno prima degli 80 giorni previsti. Confidiamo nella collaborazione di Intesa Sanpaolo, che è un’azienda attenta alla collettività e agli effetti sociali delle sue azioni». Avanza la strada del vincolo, ma avanza anche quella della cessione. E l’una, probabilmente, influenzerà l’altra (come avvenuto, quattro anni fa, per l’acquisizione degli ex locali della libreria Guida a Port’Alba, tutelata dal Ministero come «Bene culturale dello Stato»). 

 

La crisi di incassi, l’incedere di Netflix e altre piattaforme che soffiano fette di mercato alle sale, la pandemia: i tempi continuano a essere duri per il cinema. Come anticipato, la proprietà dei locali conferma «l’intenzione di procedere con la vendita». Non è escluso che – secondo quanto appreso dal Mattino – visto l’interesse politico e sociale che si è scatenato in poco più di un mese intorno al Metropolitan, siano concluse le trattative in forma privata, e che tra circa una settimana possa partire un bando pubblico con una base d’asta intorno ai 3 milioni. Su questo il condizionale è d’obbligo. Sull’intenzione di vendere no.

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