Recovery plan, città chiamate alla riforestazione: a Napoli più asfalto che alberi

Recovery, città chiamate alla riforestazione: a Napoli più asfalto che alberi
Recovery, città chiamate alla riforestazione: a Napoli più asfalto che alberi
Lunedì 2 Maggio 2022, 12:33
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Il ministero della transizione ecologica ha pubblicato nei giorni scorsi un avviso pubblico contenente i bandi per la presentazione di proposte di intervento di forestazione urbana, periurbana ed extraurbana nelle città metropolitane, da finanziare nell'ambito del pnrr alla voce “Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano”. Un progetto ambizioso, il cui obiettivo è arrivare a piantare oltre 6 milioni - pari a mille per ettaro - di nuovi alberi nelle nostre città entro il 2024, individuando specie coerenti con la vegetazione naturale potenziale secondo il principio di utilizzare «l'albero giusto nel posto giusto in termini ecologici, biogeografici, ecoregionali e di risposta alle diverse esigenze ambientali per ciascuna area metropolitana».

Questo piano di riforestazione mette a disposizione 330 milioni di euro: di questi, 30 sono relativi ai progetti in essere avviati con il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 9 ottobre 2020. La dotazione finanziaria oggetto dell'avviso è pari a 74 milioni per l'annualità 2022, altri 74 per il 2023 e 139 per il 2024.

Di queste cifre, il 50% «è disponibile per le Città metropolitane del Sud e delle isole». Anche il numero di piante da mettere a dimora è stato spalmato sui tre anni di validità del progetto: un milione e 650 mila per ciascuna delle prime due annate, tre milioni e 300 mila per il 2024.

Esiste però un problema di attuazione: alle città interessate vengono dati soltanto due mesi di tempo per presentare i progetti e ottenere i fondi. Tra le quattordici città coinvolte, c'è chi è già a buon punto con la percentuale di territorio destinata al verde, frutto di scelte politiche attente alla questione ambientale. Altre, decisamente meno. La città metropolitana con la più alta percentuale già ricoperta da alberi, stando ai all'elaborazione dei dati del Mise operata da Openpolis, è Genova con un 72%. Seguono Firenze con il 58%, Reggio Calabria - prima città del Sud - con il 48%. Percentuale simile per Messina: 45%.

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Da Roma - 37% - in poi la percentuale crolla. Bari e Torino sono al 35%, Caglliari si presenta con un 34%. 30% per Napoli, ma la nuova amministrazione si è fin qui dimostrata particolarmente attenta al verde. Secondo quanto previsto dal piano, nel capoluogo campano dovranno essere piantati 205 in ciascuno dei primi due anni, con altri 386 mila in aggiunta nel 2024. Napoli è, tra le quattordici città citate, anche quella con la più alta percentuale di consumo del suolo, con cui si intendela copertura artificiale del suolo come l’asfaltatura e la cementificazione: 34%. Milano, la seconda, arriva a quota 31,7%. 30% di suolo occupato da piante anche per Bologna, Catania sotto di poco (29%). Chiudono Palermo - 22% -, Milano - 11% - e Venezia, ultima a quota 4%.

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