L'Epifania tutte le feste porta via, recita un vecchio proverbio popolare. Ma non è il caso di farsi prendere dall'amarezza, dopotutto, a mantenere alto il morale ci pensa un'antica tradizione che di dolcezza ne offre a volontà. Si tratta della calza della Befana. Un'usanza a cui i partenopei tengono molto.
«Mi piace rispettare questa tradizione. Quest'anno farò la calza sia alla mia famiglia che ai miei amici», spiega una ragazza napoletana a passeggio tra le bancarelle di via Ruoppolo, al Vomero.
Così c'è chi si diverte a comporla scegliendo tra la vasta gamma di dolciumi e golosità, idee regalo o giocattoli, e chi - invece - per questioni di praticità e di tempo preferisce acquistarla già farcita e pronta da regalare. «Qui si respira un'atmosfera tradizionale, poi si trova un po' di tutto e i prezzi sono abbastanza contenuti», commenta un ragazzo mentre prepara la calza per la sua fidanzata.
Ma tra gli avventori non manca chi, durante gli acquisti, si fa particolarmente travolgere dall'entusiasmo: «Solitamente l'istinto mi porta a risparmiare, anche se, mi diverte così tanto preparare la calza che alla fine compro un po' di tutto e spendo più del previsto - racconta la mamma di due bambine - Oggi sono arrivata a spendere 60 euro solo per le mie figlie, e mi mancano ancora gli involucri». In netta antitesi qualcuno preferisce non seguire la tradizione e fermarsi ai regali donati a Natale: «Sia i miei figli che i miei nipotini sono lontani, quindi quest'anno niente calza». Un valido motivo per risparmiare e tenere a bada le spese. D'altro canto, oltre al portafoglio, c'è anche chi dà un occhio alle calorie di troppo: «No, non faremo la calza. Abbiamo già mangiato tanto a Natale: basta dolci».