Salvatore Esposito torna a Scampia tra gli studenti della Federico II: «Tutti hanno diritto di sognare»

L'attore di “Gomorra”: «Quartiere migliorato, ma c'è ancora da fare»

Salvatore Esposito a Scampia
Salvatore Esposito a Scampia
di Alessio Liberini
Mercoledì 5 Aprile 2023, 23:29 - Ultimo agg. 23:30
5 Minuti di Lettura

«Sognare si può e si deve fare affinché i nostri giovani, che oggi si sentono senza voce, riescano a dire la loro in questa società». L’attore Salvatore Esposito, celebre per aver interpretato il personaggio di Gennaro Savastano nella pluripremiata serie “Gomorra”, torna nella “sua Scampia” per un momento di confronto e riflessione con gli studenti di Medicina della Federico II. Li dove c’era una vela oggi sorge infatti un polo universitario nuovo di zecca che come un faro luminoso accende le luci dell’opportunità su un territorio, quello di Napoli nord, che rivendica a gran voce la sua sete di riscatto.

«Ho iniziato a girare Gomorra quasi dieci anni fa e la Scampia che ritrovo oggi è nettamente migliorata ma c’è ancora tantissimo da fare.

Soprattutto per i giovani a cui dico di non mollare mai nonostante le difficoltà che la vita ci può riservare». Esposito, ricordando i tempi delle riprese, invita i ragazzi del quartiere a «credere sempre nei propri sogni» lanciando anche un monito alle istituzioni «affinché diano una mano ai nostri giovani occupandosi un po’di più delle periferie perché è lì che c'è più bisogno». 

Video

Sono difatti numerose le considerazioni sulle tematiche sociali e non solo che l’attore sviscera insieme ai ragazzi e agli abitanti del quartiere nel corso del focus, tenuto nel tardo pomeriggio di oggi nell'Aula Magna del Complesso Universitario federiciano, a cui hanno preso parte anche il rettore della Federico II, Matteo Lorito, il delegato del sindaco di Napoli per l'Industria della Musica e Audiovisivi, Ferdinando Tozzi ed il presidente dell’ottava municipalità, Nicola Nardella. Per un incontro, moderato dal giornalista e scrittore Alessandro Iovino, che parte dalla storia di Salvatore Esposito, scritta e narrata nei suoi tre lavori letterari – di cui Marida Famiglietti ne legge alcuni spezzoni ricchi di spunti – per arrivare ad aprire un interessantissimo dibattito sulle difficoltà che affrontano quotidianamente gli abitanti di tutti quei luoghi considerati “a rischio” o fuori di vista. Territori che, fortunatamente, da anni sono attenzionati in maniera attiva dall’università federiciana che dopo la nascita del Polo Universitario di San Giovanni a Teduccio, a Napoli Est, nell’ottobre del 2022 ha tagliato il nastro della nuova sede di Scampia, portando presidi di cultura e legalità nelle periferie della città, le stesse che sono state per anni i set cinematografici a cielo aperto della fortunata serie “Gomorra”.

«Da quando abbiamo aperto il polo di Scampia – racconta il rettore Lorito – abbiamo sempre cercato di dare valore a questo sito andando ben oltre la sola didattica e le ricerche che facciamo». «È importante la presenza qui di Salvatore Esposito– chiarisce il rettore federiciano - perché è un simbolo positivo per Scampia sia per il suo impegno artistico per Gomorra, ma anche per la dimostrazione di essere un artista a tutto tondo, una persona in grado di interpretare le grandi difficoltà e problematiche del mondo della malavita ma capace anche di scrivere libri molto interessanti e di proporre un cinema di alto livello. Ci è sembrato bello raccontare le sue attività artistiche e i suoi libri a Scampia per collegare il nostro contributo quotidiano che diamo a questo quartiere per costruire un futuro migliore ed esempi positivi da seguire».

Un futuro che l’intera zona settentrionale della città, dopo anni di ghettizzazione figlia anche dei tanti cliché nati a seguito dell’uscita del libro di Roberto Saviano, vuole vivere a testa alta, partendo dalle bellezze del suo territorio e della sua gente perbene. «Nell’ottava municipalità – racconta il presidente del parlamentino di Napoli Nord, Nicola Nardella – siamo impegnati in questi tempi ad evidenziare una trasformazione sociale che è nei fatti: dalla nascita dall’università a Scampia fino alla riqualificazione dei parchi su tutto il territorio della municipalità. Anzi è giusto ricordare che questo è sempre stato un territorio di cultura, fatto di persone che la mattina si alzano tutti i giorni all’alba per andare a lavorare». 

Tanti di questi esempi positivi erano presenti all’incontro con Salvatore Esposito, a testimoniare la vivacità di un quartiere che si è sempre rimboccato le maniche da solo davanti alle difficoltà. Tra questi è impossibile non citare Antonella Leardi, la madre del tifoso Ciro Esposito, che dal dolore per la tragica scomparsa del figlio ha partorito l’associazione “Ciro Vive” che da anni si batte «contro ogni tipo di violenza».

A ricordarlo, raccogliendo uno scrosciante applauso da tutta l’aula magna, è stato anche lo stesso attore di Gomorra, nonché super tifoso del Napoli, che ha invitato tutti i supporter azzurri a festeggiare l’imminente scudetto in maniera civile perché «magari così questa vittoria potremmo anche dedicarla a Ciro che immagino sarebbe stato molto felice». Al termine dell’incontro, tra autografi e selfie, c’è anche un momento di grande tenerezza con il fratello di Ciro Esposito, Pasquale, che a consegna “Genny” una speciale bandiera del Napoli recante il volto di Ciro all’interno di quello scudetto che col passare dei giorni si tinge sempre di più di azzurro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA