Napoli, petizione per salvare le botteghe storiche di coralli al Vomero

A rischio chiusura le storiche attività artigianali del piazzale San Martino

Un corallaro al lavoro
Un corallaro al lavoro
di Giuseppe Crimaldi
Martedì 23 Maggio 2023, 17:42 - Ultimo agg. 17:58
3 Minuti di Lettura

Un appello per scongiurare la chiusura dei "corallari" del piazzale di San Martino, al Vomero. È stata lanciata una petizione per evitare che le storiche attività commerciali che risalgono agli inizi del 1930 a Napoli chiudano i battenti: il rischio oggi è concreto, alla luce della scadenza dei contratti di locazione stipulati con scadenza dei dodici anni. E presto il caso finirà anche sul tavolo del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

A lanciare la petizione per salvare le tre storiche botteghe artigiane è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari. L'appello è consultabile online al seguente link: https://www.change.org/noscomparsabotteghecorallarisanmartino .

«Queste attività quasi centenarie - spiega Capodanno - rischiano di scomparire del tutto, e per questo interesserò del caso anche il ministro Sangiuliano, che di recente ha, tra l'altro, annunciato la costituzione del polo autonomo "Musei Nazionali del Vomero", che oltre alla villa Floridiana, comprenderà pure San Martino e Castel Sant'Elmo, per scongiurare la possibile sparizione di queste botteghe. Tra l'altro l'area in questione, una delle poche attrattive turistiche presenti sulla collina, versa da anni in un perenne stato di degrado e di abbandono anche per la presenza di un puntellamento del muro che si trova in prosecuzione, proprio lungo la facciata dove si aprono le botteghe degli artigiani del corallo: un puntellamento che, nonostante le numerose proteste e richieste non è stato mai rimosso, dopo che fossero stati eseguiti i lavori di manutenzione necessari. Eppure si tratta di uno dei siti più belli al mondo, che dovrebbe essere tutelato dall’Unesco, con beni ambientali e culturali di primaria importanza, che ha avuto ospiti, tra gli altri, la Regina d’Inghilterra, Hillary Clinton, Beatrice d’Olanda e diversi presidenti della Repubblica, come Ciampi, oltre a nomi noti del mondo della cultura e dello spettacolo. Un sito che, in qualsivoglia altra parte del mondo, sarebbe valorizzato, vivificandolo con la presenza di turisti e di attività connesse e che invece rischia di perdere l’ultimo dei simboli della sua ultracentenaria storia».
 
«Oggi - prosegue Capodanno - sono rimaste solo tre botteghe artigianali di corallari, quelle delle ditte Coppola, Corcione e Mandile. I contratti di locazione sono scaduti, dopo l'ordinario decorso contrattuale di dodici anni, il 31 dicembre 2020. Molto prima di quest'ultima data, già nel corso dell'anno precedente, la Direzione generale risorse strumentali della Regione Campania, del cui demanio fanno parte gli immobili in questione, aveva inoltrato normale disdetta per finita locazione alla scadenza contrattuale, fissata appunto alla fine del 2020. Dalla suddetta scadenza, benché siano decorsi oltre due anni, il contratto non è stato ancora rinnovato, mentre gli occupanti continuano a versare quello che si configura non più come canone di locazione ma come indennità d'occupazione, essendo appunto cessato il contratto di locazione».
 
           
 
          

© RIPRODUZIONE RISERVATA