San Giovanni a Teduccio, da spazi della camorra a Case per l'accoglienza di donne maltrattate

Il Comune riqualifica due beni confiscati di Barra e San Giovanni a Teduccio

San Giovanni a Teduccio, da spazi della camorra a Case per l'accoglienza di donne maltrattate
di Alessandro Bottone
Sabato 13 Gennaio 2024, 16:34 - Ultimo agg. 17:19
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Da spazi in possesso dei clan e case per l'accoglienza di donne vittime di violenza. Due appartamenti di Barra e San Giovanni a Teduccio, nella zona Est di Napoli, già da tempo sottratti alla camorra, saranno riqualificati con le risorse del PNRR per destinarli all’assistenza di persone maltrattate.

In particolare, un appartamento di oltre cento metri quadrati in corso Sirena sarà ristrutturato dal Comune di Napoli che ha disposizione oltre 338mila euro dal fondo del PNRR per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. L'intervento è stato aggiudicato all'impresa attraverso un accordo quadro per 294mila euro di cui 151mila per lavori, 58mila per arredi, 8mila per progettazione esecutiva. L'altro bene da recuperare è in via Comunale Ottaviano, in zona Pazzigno, per il quale Palazzo San Giacomo beneficia di 262mila euro.

Appalto affidato all'impresa per 230mila: 109mila per lavori, 53mila per arredi e 7mila circa per progettazione.

A distanza di anni si riqualificano i due appartamenti sottratti alla criminalità organizzata per riconsegnarli alla cittadinanza offrendo servizi e opportunità alle persone più deboli e che vivono situazioni di vulnerabilità. La loro ristrutturazione e trasformazione rientra nel piano del Comune di Napoli che intende «sviluppare una rete diffusa di case di accoglienza per donne vittima di violenza» da supportare con servizi diversificati che vanno dall'accoglienza all'accompagnamento al lavoro e all'assistenza socio-sanitaria. L'obiettivo più generale è favorire processi di inclusione sociale di donne che hanno subito violenza o maltrattamenti: a loro si rivolgono i servizi per l'alloggio temporaneo, il supporto psicologico e sanitario, un sostegno giuridico-amministrativo e l'attivazione di percorsi di inserimento lavorativo.

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Le risorse europee saranno fondamentali per riconsegnare decoro e sicurezza a diversi beni pubblici di Napoli Est da tempo abbandonati. Una vera e propria sfida per attivare nei tre popolosi quartieri servizi a favore di donne maltrattate, anziani e persone in condizioni fragili.

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