Degrado a Napoli Est, rifiuti scaricati vicino al campo rom: colpevolizzati i nomadi di Barra

Degrado a Napoli Est, rifiuti scaricati vicino al campo rom: colpevolizzati i nomadi di Barra
di Alessandro Bottone
Domenica 18 Ottobre 2020, 17:43
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Gli “ultimi arrivati” sono i paraurti smontati da diverse automobili. Abbandonati da poche ore accanto a decine di altri cumuli di rifiuti, soprattutto speciali e ingombranti. Difficile, ma non impossibile, essere beccati a sversare in traversa Cimitero, stradina isolata che da via Mastellone permette di raggiungere il cuore di Barra, quartiere della periferia orientale di Napoli. Siamo a ridosso del parco mai inaugurato e delle palazzine popolari. Intorno tanto verde coltivato interrotto dalla rete autostradale.

In un minuto due persone scese da un'autovettura hanno trascinato a terra lo scarto di lavori di officina.

Una pratica che si registra decine e decine di volte in questa zona che ospita anche il campo rom con centinaia di persone. Difatti, quando nei mesi e nelle settimane scorsi si sono registrati gli incendi che hanno bruciato il materiale abbandonato la colpa è stata direttamente addossata ai membri della comunità rom locale. Chi lavora e opera per assicurare una vita dignitosa dei nomadi sottolinea la facilità con cui sono colpevolizzate le persone che risiedono nel campo di Barra. 

 

Pochi hanno riflettuto sulla sistematicità del fenomeno che coinvolge ditte, officine e artigiani dell'intera città e che vede i quartieri della periferia orientale tra i più colpiti e danneggiati. Una piaga non solo per il mancato decoro di numerose zone, e per condizioni igienico-sanitarie altrettanto preoccupanti, ma soprattutto un pericolo per le persone visti i numerosi roghi appiccati per “fare pulizia” e spazio ad altro materiale da cui liberarsi e per eliminare ogni possibile traccia che riconduca ai responsabili. In traversa Cimitero a Barra, in particolare, al pericolo per i residenti che respirano i fumi dei rifiuti dati alle fiamme, si aggiungono anche quelli relativi al fatto che sopra corrono un'autostrada e la linea ferroviaria della Vesuviana.

Proprio nei giorni scorsi sono intervenuti i mezzi dell'Asìa Napoli per recuperare i rifiuti dalla carreggiata. Operazioni speciali richieste dal Comune di Napoli per numerose zone in città che hanno costi ulteriori rispetto al prelievo ordinario dei rifiuti. Oggi, oltre i paraurti, in questa stradina dimenticata da tutti ci sono numerose guaine usurate, materassi, mobili, materiali in plastica, gomme, eccetera. Un cancello, ormai del tutto arrugginito, occupa parte della carreggiata col pericolo di crollo sotto il peso della “monnezza”. Altri pericoli insistono lungo tutto il tratto, specie quando piove e la strada si allaga completamente.

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