Napoli Est, Forte di Vigliena mai recuperato: interrogazione al Governo sui progetti

Iniziativa della Deputata Gilda Sportiello e gli attivisti lanciano nuove idee per il monumento

Il forte di Vigliena
Il forte di Vigliena
di Alessandro Bottone
Martedì 27 Giugno 2023, 13:55
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Il destino del Forte di Vigliena arriva all'attenzione del Governo. L'abbandono e il mancato recupero del monumento di San Giovanni a Teduccio, l'ex quartiere industriale nella zona orientale di Napoli, è al centro dell'interrogazione presentata in Parlamento da Gilda Sportiello, Deputata del Movimento 5 Stelle. Delegato a rispondere il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, vista l'importanza storica del bene di stradone Vigliena.

La Sportiello - insieme ai colleghi Deputati Bruno, Ricciardi, Carotenuto e Costa - interroga l'Esecutivo sulla mancata realizzazione di interventi di rigenerazione già previsti da anni. In particolare, nell'atto si fa riferimento all'impegno espresso dall'Autorità portuale nel 2007 «a cofinanziare gli interventi di restauro del Fortino di Vigliena [...] sulla scorta di un progetto elaborato dalla Soprintendenza». Risale a oltre tre lustri il progetto di riqualificazione urbana dell'area di Vigliena compreso nel «Programma innovativo in ambito urbano Porti e Stazioni condotto in partenariato tra Amministrazione comunale, Autorità portuale, RFI SpA, particolarmente attento alla riqualificazione e valorizzazione dell'area».

Le circostanze di degrado e mancata valorizzazione del Forte sono state già all’attenzione del Parlamento. L'interrogazione della Sportiello, infatti, recupera quella presentata nel 2021 dall'ex Senatore Vincenzo Presutto cui era seguita la reazione della Direzione generale archeologia belle arti e paesaggio (soprintendenza) che «ha assicurato l'impegno a coordinare e intraprendere tutte le iniziative necessarie per sostenere un progetto di recupero e valorizzazione del Fortino di Vigliena di concerto con i soggetti pubblici competenti», si legge nell'atto.

«Ad oggi - denuncia la deputata pentastellata - non risultano agli atti ulteriori provvedimenti né sviluppi del citato procedimento di recupero, né tantomeno interlocuzioni finalizzate alla redazione del progetto di restauro e valorizzazione del bene monumentale del Forte di Vigliena, oggi lasciato in un deprecabile ed insostenibile stato di degrado e abbandono», scrive Sportiello che chiede ai rappresentanti del Governo «se abbiano contezza del motivo per il quale il progetto di restauro e valorizzazione del bene monumentale del Forte di Vigliena non sia stato ancora avviato e come intendano intervenire per valorizzare e riqualificare il monumento e restituirlo alla città di Napoli e ai suoi abitanti».

Il Forte di Vigliena è il simbolo delle vicende del 1799. Storia e importanza del bene sono stati evidenziati da studiosi, intellettuali e attivisti nel corso della recente iniziativa svolta proprio davanti alle mura del monumento. Al partecipato evento c'era anche un rappresentante dell'Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale che ha evidenziato la disponibilità dell'ente a essere protagonista della fase di recupero della struttura. «Siamo pronti a intervenire. Da soli siamo una condizione necessaria, perché siamo sul nostro territorio, ma non sufficiente perché se non c'è la disponibilità degli altri enti credo che sia difficile operare. Sono fiducioso e sono molto positivo», ha specificato Luigi Iavarone, componente del comitato di gestione dell'Autorità portuale, intervenuto l'11 giugno scorso a Vigliena nella manifestazione organizzata da associazioni e altre realtà.

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Volontari e attivisti che hanno a cuore il recupero e il restauro del Forte di Vigliena e la successiva fruizione si sono incontrati di recente proprio per condividere strategie di cittadinanza attiva dopo la commemorazione dei primi di giugno. Tra le idee emerse quella di inserire Vigliena nel programma delle iniziative per le celebrazioni dell’ottantesimo anniversario delle Quattro Giornate di Napoli visto che la storia del Forte è, secondo i promotori, strettamente legata, dal punto di vista culturale e politico, agli eventi che hanno portato alla fondazione della Repubblica Italiana.

Ulteriore obiettivo è coinvolgere i cittadini in un processo di conoscenza del sito, a partire dagli studenti.

«È opinione diffusa che l’impegno assunto ora dall’Autorità portuale, tramite l’ingegner Iavarone, per il restauro del Monumento apre una fase che richiede di essere seguita con attenzione», spiega Enzo Morreale del comitato civico di San Giovanni a Teduccio. «Nei mesi scorsi - evidenzia Morreale - l’Amministrazione comunale, interpellata più volte, aveva affermato che le competenze sul Forte erano esclusivamente dell’AdSP e che il progetto di restauro del Monumento poteva procedere solo con il supporto del Porto, che ora è stato confermato. Spetta al Comune, adesso, un ruolo di stimolo affinché si realizzi un’opera di riqualificazione del territorio peraltro definita nei suoi programmi e in un’area estremamente lacerata da piani e progetti invasivi», specifica Morreale che aggiunge: «Dopo la bocciatura del piano GNL e la disponibilità registrata per il restauro del Forte, obiettivi per i quali ci siamo impegnati, abbiamo bisogno di sapere e di verificare se siamo ora posti difronte ad una svolta che assume la qualità urbana come parametro», conclude l’attivista.

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