Napoli, Forte di Vigliena dimenticato: appello per il recupero del monumento

L'11 giugno una iniziativa per il 224esimo anniversario della sanguinosa esplosione nella fortezza

Il Forte di Vigliena
Il Forte di Vigliena
di Alessandro Bottone
Martedì 30 Maggio 2023, 19:29
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224 anni dalle vicende legate al Forte di Vigliena, monumento dimenticato lungo la costa di San Giovanni a Teduccio, quartiere nella zona orientale di Napoli. Anche quest'anno residenti, studiosi e realtà associative renderanno omaggio alla memoria delle persone morte nell'esplosione avvenuta nel corso di eventi legati alla Repubblica Napoletana del 1799. Volontari e attivisti insistono nel chiedere il recupero del bene storico di stradone Vigliena anche alla luce dell'importante decisione dei giorni scorsi.

A ben vedere, infatti, l'insistenza del monumento e la necessità della sua riqualificazione e valorizzazione sono stati decisivi nella scelta del Ministero della Cultura di confermare il parere contrario al progetto dell'impianto GNL previsto in un'area del porto posta in prossimità del Forte.

La realizzazione del deposito di gas proposta da due multinazionali del settore energetico è stata bloccata anche perché - scrive il Ministero - è «in contrasto con il progetto di recupero, restauro e rifunzionalizzazione dell'area a partire dall'architettura militare quale "Museo della rivoluzione napoletana del 1799" e spazio pubblico di interesse storico-culturale al servizio della comunità locale».

A sottolineare l'importanza e l'urgenza di intervenire per recuperare il Forte sono proprio gli attivisti che lavorano all'iniziativa prevista domenica 11 giugno 2023 alle ore 10 presso il monumento di Napoli Est. «Il nostro obiettivo è quello di vedere finalmente realizzato il restauro conservativo e il recupero funzionale del Forte di Vigliena che potrebbe costituire il primo tangibile atto di un’effettiva riqualificazione dell’intera area per restituirla alla fruizione pubblica», ha scritto Vincenzo Morreale, presidente del comitato civico di San Giovanni a Teduccio, nell'invito rivolto ai rappresentanti di istituzioni nazionali e locali. La nota, infatti, è stata indirizzata a al ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, al presidente della Municipalità di Napoli Est, Sandro Fucito, al presidente dell'autorità portuale napoletana, Andrea Annunziata, e alla presidente dell'azienda comunale Abc Napoli, Alessadra Sardu.

L’ulteriore scopo è, spiega Morreale, quello di portare avanti l’interlocuzione avviata con gli esponenti degli enti locali circa il destino dell’edificio posto a ridosso del mare. L'auspicio degli attivisti è che le diverse istituzioni «provvedano finalmente a realizzare quanto a gran voce richiesto in questi anni dai comitati civici, dalle istituzioni e associazioni culturali e dai cittadini napoletani», si legge nella lettera. L’evento commemorativo di domenica 11 giugno è promosso dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, dalla Società Napoletana di Storia Patria, dal comitato civico di San Giovanni, da numerose altre associazioni e realtà napoletane insieme ad attivisti, studiosi ed esponenti del mondo della cultura.

Il Forte di Vigliena è negato da anni nonostante promesse e annunci. Si immaginava di farne un parco da consegnare alla collettività ma lo spazio è inaccessibile mancanza di interventi di pulizia e manutenzione. Costruita nel '700 per volere del viceré spagnolo Juan Manuel Fernandez Pacheco, marchese di Vigliena, la struttura era fondamentale per difendere la costa dai nemici. Nel giugno del 1799 il Forte è stato al centro di una sanguinosa battaglia tra le truppe borboniche, che volevano conquistare la capitale del Regno, e gli uomini della legione calabra che difendevano il baluardo della Repubblica napoletana. Di qui l’evento di commemorazione che si celebra da diversi anni coinvolgendo istituzioni e territorio.

Il futuro del bene di stradone Vigliena è senz'altro intrecciato a quello dell'intera costa orientale di Napoli e ai diversi interventi e progetti di rigenerazione urbana e ambientale, molti soltanto annunciati e non ancora concretizzati. Dalla bonifica degli arenili e delle aree adiacenti al recupero dei ruderi dell'ex Corradini, dal miglioramento delle condizioni del mare di San Giovanni - ad oggi non balneabile - al recupero del rapporto del quartiere con il suo litorale. Mentre si lavora alla riqualificazione dell'asse costiero, mettendo mano all'impianto fognario della zona, si progetta la futura linea di costa che avrà nuovi attraversamenti verso il mare, una nuova terrazza panoramica al posto dell'ex depuratore e spazi per lo svago e l'accoglienza dove, per decenni, si è svolta una intensa attività industriale.

Il Forte, quindi, oltre a essere testimonianza della memoria e delle vicende storiche, è anche il simbolo della rigenerazione auspicata da residenti e attivisti che, anche quest'anno, si fanno spazio tra il degrado del monumento di Vigliena per far tornare l'attenzione sul bene storico e sul lavoro da portare avanti per consegnare maggiore vivibilità alla zona orientale di Napoli.

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