«Una vetrina non si prepara il 24 dicembre, una vetrina per poter essere vista dai clienti si prepara almeno un mese e mezzo prima», così esordisce il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, durante la presentazione del progetto Illuminiamo Napoli 2021. Le luminarie che daranno luce e speranza alla città in vista del prossimo Natale sono state oggetto di numerose critiche a causa delle tempistiche di istallazione, avviate con largo anticipo. Polemiche infondate, secondo il presidente Fiola che rimembra che non c'è stata alcuna fretta, si è rispettato il cronoprogramma prestabilito: «Tutte le capitali europee illuminano a inizio novembre, e per illuminare 130 km di strada c'era bisogno di tempo, almeno 45 giorni». Le illuminazioni verranno attiviate - secondo quanto stabilito - per l'inizio del mese di novembre, anche se ancora non è stata comunicata una data ufficiale. Sono 36 le piazze che prenderanno luce e colore a Napoli e provincia. Da piazza dei Martiri a San Giovanni a Teduccio, e per la prima volta anche Scampia, Secondigliano e via Santa Teresa al Museo.
Un progetto da 2,2 milioni di euro - presentato il 27 settembre alla sovrintendenza dal Comune di Napoli - che si pone l'obiettivo di rilanciare il turismo e il commercio della città, diventando un'attrazione per milioni di turisti.
Ma è ancora un punto interrogativo sul caso del mega Babbo Natale che fu installato in prova in piazza Vittoria. Si è in attesa che questa proposta venga autorizzata dalla sovrintendenza: «Il Babbo Natale non è bello o brutto, regala un'emozione, soprattutto ai bambini, perché ricorda qualcosa di bello e diverso che sta per arrivare.
Fiola conclude rivolgendo un ringraziamento al neo sindaco, Gaetano Manfredi, per aver apprezzato lo sforzo della Camera. Tra i progetti futuri - in prospettiva del Natale 2022 - si sta sviluppando l'idea di coinvolgere anche la città metropolitana di Napoli, così da aumentare i chilometri e illuminare le strade che quest'anno non sono rientrate nel progetto delle luminarie.