Piscina Cardito, l'antica cisterna romana di Pozzuoli in abbandono e invasa dai rifiuti

Piscina Cardito, l'antica cisterna romana di Pozzuoli in abbandono e invasa dai rifiuti
Piscina Cardito, l'antica cisterna romana di Pozzuoli in abbandono e invasa dai rifiuti
di Antonio Cangiano
Martedì 19 Dicembre 2017, 11:44
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Rifiuti e abbandono. È questa l’amara istantanea circa le attuali condizioni della Piscina Cardito, un’antica cisterna romana risalente al II secolo a.C.  ubicata al centro di Pozzuoli. A riportare l’attenzione sul bene archeologico  dimenticato, l’attivista Vincenzo Russo che sulla sua pagina Facebook ha publicato le foto dell’ultimo sopralluogo effettuato in ordine di tempo. «Superflue sono le parole sull'abbandono dei nostri monumenti archeologici e sulla loro valorizzazione - afferma Vincenzo - il sopralluogo nella Piscina Cardito è volto ad accertare la presenza di percolato all’interno della cisterna».  
 
 

Il liquido - secondo quanto ipotizzano i volontari - si formerebbe in una discarica in superfice esposta all'azione di acque meteoriche per poi finire all’interno della cisterna. Nel frattempo sono stati prelevati alcuni campioni ma lo scoramento da parte degli attivisiti è palpabile: «Ricchezze archeologiche uniche al mondo lasciateci dai nostri avi,  sono gestite in malo modo dalle nostre amministrazioni e dalle sovrintendenze, che  poco o nulla hanno fatto per tutelare questo enorme patrimonio».

La Piscina Cardito, in realtà un enorme serbatoio d’epoca romana ampio oltre duemila metri quadrati, si trova a poche centinaia di metri dall’Anfiteatro Flavio. In origine l’acqua captata nella cisterna veniva utilizzata per allagare artificialmente l’anfiteatro  per la rappresentazione di  spettacolari combattimenti navali, le naumachie, e per l’approvvigionamento idrico delle dimore circostanti. 
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