Sfrecciano eccome, di giorno e di sera, scooter o auto in via Speranzella e dintorni. E si esibiscono in slalom abbastanza rischiosi per scansare i tanti pedoni che affollano le viuzze illuminate e addobbate a festa dei Quartieri Spagnoli, il murale di D10S o i tavoli delle decine di bar e ristoranti che spuntano a ogni angolo di queste strade. Vicoli stretti che, per conformazione, sono com’è noto del tutto privi di marciapiedi. La pedonalizzazione dell’area, dopo il placet di Manfredi arrivato sabato scorso durante un colloquio con la Municipalità 2, non è solo una faccenda ideologica, che riguarda l’intensificazione dell’accoglienza, ma è anche una questione di sicurezza. La delega alle strade, qui, spetta al secondo parlamentino, i cui rappresentanti hanno ricevuto dal primo cittadino l’incarico di presentare un piano viabilità, che sarà poi valutato da Palazzo San Giacomo. L’emissione del provvedimento, però, «spetta al Comune. Finite le feste - annuncia Roberto Marino, presidente della Municipalità 2 - entro metà gennaio, sottoporremo il progetto a Manfredi e all’assessore Cosenza».
Ma cosa prevede il progetto? Sono passati circa 6 mesi da quando il consiglio comunale ha chiesto, e ottenuto, un tavolo di confronto permanente sui Quartieri Spagnoli.
Le interlocuzioni e i confronti proseguiranno in queste vacanze natalizie che preludono alla presentazione del progetto. I Quartieri Spagnoli, la Montmartre naturale di Partenope, sono una delle location più gettonate del boom turistico degli ultimi anni. Una nuova vocazione, che ha sottratto al degrado i vicoli alle spalle di via Toledo e li ha rigenerati dal basso, cioè spontaneamente. Ma i Quartieri - specie nella parte alta - sono anche un’area popolosa e popolata da quasi 20mila partenopei, come ricordato dalla Municipalità 2. Ed è proprio questa la specificità del centro storico di Napoli, uno dei fattori che lo rendono unico rispetto al cuore di altre metropoli italiane e non. Il centro, qui, è abitato dal suo popolo ma anche aperto ai visitatori, è vivo e vissuto ma allo stesso tempo visitabile e visitato. Partenope è sempre aperta, e il suo patrimonio culturale non assume i connotati di un ritorno al passato ma si confonde e si somma con l’eterno presente della città. Trovare un equilibrio tra le esigenze di tutti, insomma, non è semplice.
«Sui Quartieri Spagnoli abbiamo istituito un tavolo, così come richiesto dal consiglio comunale - spiega l’assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune Teresa Armato - La prossima riunione sarà fissata con i commercianti, la prossima settimana, intorno al 15 dicembre». Non a caso, Marino chiude sottolineando che «il provvedimento di pedonalizzazione dovrà essere emesso dalla giunta comunale. Noi porteremo al sindaco Manfredi e all’assessore Cosenza il progetto a metà gennaio, dopo le feste. L’obiettivo è quello di rendere vivibili i Quartieri, per tutti. E in quest’ottica della pedonalizzazione, andrà pensata magari anche la costruzione di parcheggi per i residenti».