Allergia nei bambini, la causa è nei batteri dell'intestino: lo studio dell'Università Federico II di Napoli

Allergia nei bambini, la causa è nei batteri dell'intestino: lo studio dell'Università Federico II di Napoli
di Maria Pirro
Lunedì 22 Novembre 2021, 15:46 - Ultimo agg. 23 Novembre, 12:29
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Tutta colpa dei batteri. L’origine della allergie è nell’intestino, e ne soffrono almeno 25 bambini su 100. Sempre di più. Occorre, dunque, fare attenzione alla dieta e agli stili di vita. Lo affermano gli immunonutrizionisti del Ceinge con nuovi dati scientifici alla mano: insieme con una task-force dedicata della Federico II, i ricercatori hanno identificato alterazioni del microbioma nei piccoli pazienti colpiti dalla malattia in forma cronica cronica e così pubblicato il primo studio sul metagenoma intestinale che appare decisivo per la prevenzione e la cura di una delle patologie pediatriche comuni.

Solo in Campania la prevalenza delle allergie alimentari in età pediatrica è più alta di oltre il 40 per cento nell’ultimo decennio. E, per gravi reazioni allergiche, gli accessi al pronto soccorso sono aumentati del 500 per cento. A occuparsene il team guidato da Roberto Berni Canani, responsabile del programma di Allergologia pediatrica dell'Ateneo e direttore del laboratorio di Immunonutrizione del Ceinge, che da tempo lavora sull’ipotesi che dieta e stile di vita siano in grado di influenzare negativamente il microbioma (i miliardi di microrganismi che colonizzano l'intestino), lo sviluppo e le funzioni del sistema immunitario, facilitando così lo sviluppo di patologie allergiche.

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Difatti, assieme al team di Danilo Ercolini, direttore di Agraria e responsabile della task force, gli esperti hanno da poco individuato alcune specie batteriche che favoriscono la comparsa delle allergie.

Quindi, hanno utilizzato tecnologie di avanguardia per capirne di più. «Abbiamo identificato – afferma  Berni Canani – alterazioni della struttura e delle funzioni del microbioma intestinale in grado anche di influenzarne il decorso clinico. Finalmente, sarà possibile poter allestire strategie innovative in grado di predire la comparsa e il decorso delle patologie allergiche, favorire la diagnosi precoce ed aprire la strada ad interventi di prevenzione e terapia più efficaci». 

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