Cyberbullismo: l'Arma fa lezione ai ragazzi del Parco Verde di Caivano

Dibattito sul cyberbullismo al Parco Verde
Dibattito sul cyberbullismo al Parco Verde
di Rosaria Rocca
Venerdì 11 Febbraio 2022, 13:40
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L’Arma non lascia soli i ragazzi del Parco Verde di Caivano: tutto comincia con la Cultura della legalità. Il rione, troppo spesso associato a spaccio e criminalità, è stato teatro di un proficuo incontro sul cyberbullismo. Proteggersi dai pericoli della rete è necessario, anzi indispensabile, soprattutto nell’epoca dei social. I militari della compagnia di Casoria, diretti dal maggiore Diego Miggiano, hanno svolto una lezione presso l’istituto superiore Morano. Il tenente Antonio La Motta, alla guida della tenenza locale, ha indossato le vesti di insegnante per un giorno. Oltre 60 ragazzi hanno partecipato attivamente al dibattito durante il quale sono stati affrontati svariati temi. Di frequente, le vittime del cyberbullismo si chiudono in se stesse. Hanno timore di parlarne anche con i genitori. L’Arma ha affrontato anche questo aspetto, cioè l’importanza di svelare i propri timori a genitori o insegnanti. La violenza che viaggia sui social può essere evitata cogliendo in anticipo i segnali di malessere dei ragazzi. I carabinieri hanno indicato anche quali sono le risorse a disposizione delle famiglie. «Un fenomeno che non va minimizzato». È stato questo l’assunto sul quale i carabinieri hanno puntato, evidenziando l’importanza della scuola come primo mattone della crescita. Sono intervenuti anche diversi docenti dell’istituto. 

I giovani hanno partecipato con interesse al dibattito. Tante sono state, infatti, le domande. «In che modo posso difendermi dalle molestie?», «Come posso evitare di essere presa in giro?», «Come posso aiutare un amico se è vittima di cyberbullismo?», «Se pubblicano un mio video sulla rete come posso rimuoverlo?».

Sono previsti altri incontri nelle scuole medie e superiori del territorio. 

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Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Caivano Enzo Falco: «È uno dei cancri della nostra società.  Elusione, evasione e povertà educativa sono il problema principale di questo momento perché rappresentano la crisi più evidente della più importante agenzia educativa. Le famiglie sono in crisi. Gli oratori non ci sono più e le scuole affannano. Questi punti di riferimento sono stati sostituiti da Facebook,  Whatsapp e Tik Tok.  Senza istruzione e cultura non si va da nessuna parte».

La preside dell'istituto superiore Morano di Caivano, Eugenia Carfora ha aggiunto: «Noi siamo gli artefici di quelle che sono le dipendenze dei ragazzi. Il cyberbullismo è colpa delle non competenze. È come dare ad un ragazzo una Ferrari senza patente. Bisogna avere il coraggio di accompagnare i ragazzi a pensare».

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