Castellammare, spari nel negozio: usata una pistola modello far west

Castellammare, spari nel negozio: usata una pistola modello far west
di Dario Sautto
Lunedì 24 Giugno 2019, 18:54
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Una pistola da «far-west» con due colpi per regolare i conti dopo la violenta lite. L'ha fatta ritrovare questa mattina, Luigi Cimmino, il 26enne accusato di aver sparato all'imprenditore 52enne Catello D'Apice (pregiudicato e imparentato con un estorsore del clan Cesarano), ferendolo al bacino. 

La lite, degenerata in sparatoria, era avvenuta nel pomeriggio di venerdì a Castellammare, nella centralissima via Roma, in uno dei negozi di abbigliamento nella strada dello shopping. Lì si erano incontrati Cimmino e D'Apice, avevano discusso per futili motivi e il più giovane era stato colpito con un pugno. Tornato pochi minuti dopo, il 26enne avrebbe sparato con una pistola Derringer, un'arma tascabile con due colpi, stile cowboy, molto in voga a fine '800 negli Stati Uniti. Il primo proiettile ha raggiunto al bacino D'Apice, il secondo non è stato esploso, forse perché la pistola si è inceppata. 

Il caso è stato risolto in poche ore dai carabinieri della compagnia e della stazione di Castellammare di Stabia, guidati dal tenente Andrea Riccio, che hanno arrestato Cimmino già nella notte tra venerdì e sabato, piantonandolo in ospedale prima del trasferimento in carcere. Questa mattina, l'interrogatorio davanti al gip di Torre Annunziata e l'indicazione del luogo in cui era custodita la pistola, a casa di un parente. L'arresto di Cimmino è stato convalidato, ma il giudice ha disposto la detenzione ai domiciliari. 
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