Orario solare, ci siamo già abituati, riesce un po' difficile, però, adeguarsi a un calendario anticipato di parecchi giorni per feste comandate già segnate in prefestività. Ieri mattina, sole estivo, davanti a una grotta non certo presepiale, una frutteria di piazza Cattaneo con la esplosione di colori di stagione autunnale, il giallo dei primi mandarini, l'ambrato dei cachi, il verde di broccoli e scarole, un fotogramma di tutta allegria d'improvviso corredato da un colonna sonora di anticipata malinconia: la nenia natalizia di due zampognari.
Hanno camiciola estiva e coppola, zampogna e ciaramella di ordinanza, il viso cotto da abbronzatura di campagna e non di spiaggia. «Veniamo da Altavilla Irpina dicono a Caserta veniamo da qualche anno, abitanti cordiali e ospitali». Ma non è presto per il "Tu scendi dalle stelle"? Ancora dobbiamo mangiare il "torrone dei morti" e già sono qui a ricordarci struffoli e zeppole? Risposta: «Ci dobbiamo anticipare con le prenotazioni, da recuperare anche il fermo per il Covid e battere i concorrenti».
Un tempo, i loro colleghi iniziavano l'8 dicembre e per l'impegno consegnavano la "cucchiara" di legno.