Capodanno a Napoli, turisti anche a gennaio e folla nei musei aperti

Il 2023, secondo il report di Federalberghi, si è chiuso con un più 4% rispetto al 2022

Capodanno a Napoli, turisti anche a gennaio
Capodanno a Napoli, turisti anche a gennaio
di Gennaro Di Biase
Martedì 2 Gennaio 2024, 08:00
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Il 2023 è stato l'anno d'oro del turismo, tra folle in strada e musei aperti anche a Capodanno e 3 siti culturali campani in top 10. Dal 23 dicembre erano attesi circa 700mila vacanzieri fino al 6 gennaio. Il 2023, secondo il report di Federalberghi, si è chiuso con un più 4% rispetto al '22 quanto a occupazione media delle camere a Napoli, con un 80% circa di occupazione media delle camere in città. Un dato più alto del 4% rispetto al 2022 che eguaglia il 2019, nonostante un lieve rallentamento, a dicembre, di circa il 5% rispetto al '22: nei giorni natalizi, infatti, gli italiani sono stati in famiglia. 

 

Stabile invece, per tutto il mese di dicembre, il numero degli stranieri rispetto al '22. Per Capodanno, in buona sostanza, l'occupazione camere è stata di poco inferiore al 90%. «Condividiamo i propositi del sindaco per il 2024 di migliorare la collaborazione fra pubblico e privato - interviene Salvatore Naldi, presidente di Federalberghi Napoli - ma perché possa essere un proposito concreto è fondamentale snellire la burocrazia. Le istituzioni scelgano con attenzione le imprese, come partner che utilizzano anche proprio capitale, cui affida appalti per riqualificazione e rilancio del territorio. Ma devono anche garantire le tempistiche dei pagamenti per avere la certezza della qualità e della durata dei lavori. Si investa in zone sottoutilizzate come Fuorigrotta, Bagnoli o Agnano: potrebbero dare impulso al decentramento che, insieme alla destagionalizzazione, è fondamentale per l'economia cittadina». Buono l'afflusso nei musei, aperti ieri come a Natale. «L'anno nuovo inizia bene per la cultura italiana - spiega il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano - Sono stati tantissimi i visitatori che si sono immersi nel fascino della storia e nell'arte del patrimonio della nazione.

C'è nel mondo una forte richiesta di bellezza, lo dicono i numeri, la qualità dei turisti è enormemente cresciuta. Il mio profondo ringraziamento va a tutti i lavoratori che oggi, su base volontaria, hanno consentito di aprire quasi l'80% dei luoghi della cultura statale». Di seguito i dati parziali di ieri sera del Mic, relativi a 31 e 1: Colosseo-Anfiteatro Flavio 36.554 presenze. Uffizi 14.878; Pompei terza con 10.080 ingressi; in top 10 il Mann con 2.575 visite. 1600 e 1511 persone alla Certosa e Sant'Elmo Musap. 1099 ingressi a Capodimonte. 2.736 visitatori il 31 alla Reggia di Caserta, ieri aperta dalle 18.

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«Il turismo è in salute, nonostante le difficoltà del contesto geopolitico - dice l'assessore regionale al Turismo Felice Casucci - È una vera risorsa in Campania. Scontiamo qualche disattenzione del governo nazionale che incide sulla nostra programmazione. Nonostante ciò, i numeri sono buoni e la qualità dei servizi cresce. Abbiamo la sfida di legalità, sicurezza e decoro da vincere nei grandi centri urbani e quella dei servizi nella fase non stagionale, soprattutto nelle aree interne. Ma grazie al nostro dialogo con le amministrazioni locali si registra uno spirito nuovo dettato da principi generali, come la rete pubblico-privati. Nel 2024 la sfida sul turismo delle radici e quella del 2025 sul turismo religioso. Le inquadreremo con successo». «Come confermato dai fatti, il nostro osservatorio aveva previsto 700mila presenze in città tra 23 dicembre e 7 gennaio - spiega l'assessore comunale al Turismo Teresa Armato - I numeri sono in linea con le previsioni. C'erano tanti turisti anche al concerto di ieri in piazza Municipio. Nel '24 intensificheremo i fam-trip, con percorsi dedicati per gli stranieri che scelgono Napoli. E miglioreremo l'accoglienza: grazie ai fondi ministeriali del tourist-tech da 1,2 milioni, provvederemo alla digitalizzazione di servizi e info. Napoli sarà una smart-city del turismo». 

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