«Giulia è l'ennesima vittima di femminicidio e conferma che la violenza contro le donne è un problema culturale, che richiede un cambiamento profondo, ed è una responsabilità sociale. Dal 25 novembre ad oggi non ci siamo mai fermate e abbiamo promosso la campagna di sensibilizzazione del Posto Occupato con tante iniziative nei Comuni e nelle scuole. Ma non basta. Ora è giunto il momento di far sentire ancora più forte la nostra voce, per Giulia, per il suo bambino, per tutte le donne violate e uccise, perché nessuno più dica che si tratta di un raptus o che litigavano, perché le donne possano essere davvero libere. Per questo proponiamo di tenere a Napoli, dinanzi la Prefettura, a Piazza Plebiscito, mercoledì 7 giugno, alle ore 17, un flashmob perché questa mattanza non può passare sotto silenzio, perché lo Stato deve mettere in campo tutte le azioni possibili di prevenzione e sostegno, per esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alla famiglia di Giulia».
«Rivolgiamo un sentito appello - sottolinea Perrelli - ad essere promotori con noi a tutti e tutte, dalle forze sociali e politiche, alle associazioni, al mondo femminile e femminista, per fare rete contro la violenza. Facciamo agire la forza delle donne», conclude Perrelli.
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