Coronavirus a Napoli, la fase due dei trasporti: ogni metro due viaggiatori e più corse, caccia ai mezzi

Coronavirus a Napoli, la fase due dei trasporti: ogni metro due viaggiatori e più corse, caccia ai mezzi
di Elena Romanazzi
Giovedì 23 Aprile 2020, 08:00
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Mascherina obbligatoria e guanti consigliati. Aumento del servizio di trasporto pubblico del 10% e massimo due persone in un metro quadrato. C'è anche una Fase 2 dei trasporti che si sta preparando e limando in queste ore. Si parte dalla Regione. Luca Cascone, presidente della commissione trasporti del Consiglio regionale e consigliere di De Luca, ha redatto delle apposite linee guida condivise con tutti gli amministratori del Tpl regionale alle quali verrà dato il via libera la prossima settimana.
 

 

Si parte dalle mascherine. Saranno obbligatorie per tutti - come già anticipato da De Luca - e senza mascherina non si sale sui mezzi. Diverso il problema dei guanti, consigliati ma non obbligatori. Accessi contingentati su metro e bus e definizione della distanza sociale leggermente inferiore al metro. Sempre che non ci siano indicazioni diverse specifiche nel prossimo decreto del governo. Massicci controlli alle stazioni ed una campagna informativa martellante per far richiamo al buon senso delle persone. Accesso alle banchine scaglionato per evitare assembramenti e ove possibile l'installazione a bordo di dispenser per le mani. E sanificazione di treni e bus. Fin qui le linee guida. Poi il nodo risorse. «Abbiamo chiesto al governo come Regioni - spiega Cascone - 600 milioni di euro da immettere nel fondo e questo a livello nazionale e auspichiamo che arrivino maggiori risorse anche perché i mancati ricavi sono notevoli. C'è in corso un dibattito anche sugli abbonamenti. Allo studio il prolungamento di quelli annuali e mensili per coprire il mancato utilizzo dei mezzi pubblici.
 

Cosa accadrà a partire dal 4 maggio, fine del lockdown? Intanto la linea 1 della metro resterà chiusa il 25 aprile e il primo maggio. Per quanto riguarda i bus che in realtà non si sono mai fermati, verranno potenziate le linee di superficie maggiormente utilizzate, quelle sulle lunghe direttrici. Sono quindici, ma potranno arrivare a venti. Gli orari per il momento non cambiano. Quindi il servizio sarà garantito fino alle 21.30 almeno per il momento. Resta lo stop alle linee notturne e al prolungamento dei fine settimana almeno per tutto il mese di maggio, poi si vedrà. Su ogni pullman non potranno salire più di 40 persone che è la metà della capacità massima. I numeri cambiano con i mezzi più piccoli. Nessun isolamento con pannelli specifici della cabina di guida perché altrimenti i mezzi dovrebbero essere nuovamente omologati e non è possibile e in caso di incidente le tre porte devono poter essere aperte tutte e tre. «Il servizio sarà programmato - spiega l'amministratore unico dell'Anm Nicola Pascale - anche in base alla richiesta. E a come sarà scaglionata la riaperta degli esercizi commerciali, questo è evidente». Lo stesso discorso vale, ma con qualche distinguo, per quante concerne la linea 1 della metropolitana. Qui sono previste modifiche. L'accesso alle stazioni sarà contingentato. I tornelli ridotti proprio per controllore il numero di passeggeri. Tanti ne scendono tanti ne salgono. Ogni treno non potrà portare più di 400 persone, in pratica 80 per carrozza. Sempre che ci sia la domanda. «La scorsa settimana - rivela Pascale - abbiamo avuto mediamente 4mila passeggeri al giorno contro i 140mila prima della pandemia, con perdite in Anm tra marzo e aprile di 9 milioni di euro. E non è detto che tutti riutilizzino il trasporto pubblico. In Cina le proporzioni si sono capovolte: l'80% usa il mezzo proprio e solo il 20% il trasporto pubblico. Vedremo come andrà, ma ci faremo trovare pronti». Novità in arrivo anche per le strisce blu: «Non è fissata ancora la ripresa del pagamento ma sul 30% dei parametri potenzieremo la pubblicità per pagare con l'app. Ed al massimo entro due mesi si farà lo stesso lavoro con i ticket e gli abbonamenti, si potrà pagare attraverso una app specifica e nuova per tenerli sul telefonino». Ritorno sui mezzi anche degli autisti interinali che da 70 passeranno a 100.

Modifiche anche per Circumvesuviana, Circumflegrea e Cumana. «Per il trasporto su ferro si passerà dal 50 al 68%, per la gomma dal 50 al 60% - spiega il presidente dell'Eav Umberto De Gregorio - resta la chiusura dalle 11 alle 15 poi si vedrà».
De Gregorio in caso di eccessiva folla ha già previsto la chiusura delle stazioni di Garibaldi e Montesanto, anche in questo caso ci saranno accessi contingentati. 

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