Coronavirus, al Cotugno i medici guariti
donano il plasma per curare i pazienti

Coronavirus, al Cotugno i medici guariti donano il plasma per curare i pazienti
Mercoledì 13 Maggio 2020, 13:53 - Ultimo agg. 17:28
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«Oggi parte il protocollo con il plasma al Cotugno e i primi a donare gli anticorpi sono i medici napoletani che hanno lavorato con i pazienti covid, si sono infettati, sono guariti e oggi donano per vedere guarire altri contagiati». Così Maurizio Di Mauro, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera dei Colli a Napoli, che comprende il Cotugno, spiega la giornata in cui parte la plasmaferesi, terapia contro Covid-19 basata sul plasma dei guariti, che contiene gli anticorpi che permettono ad altri ammalati di rispondere subito al virus. La terapia parte nel nuovo ambulatorio per i pazienti guariti dal covid19, in cui si seguirà il follow up dei guariti e verranno arruolati i donatori, su base volontaria, che doneranno il plasma che poi, trattato, sarà somministrato ai pazienti affetti da covid19. In questi mesi, spiega Di Mauro, «il Cotugno ha dato tutto con i suoi operatori, infermieri, medici, tecnici che hanno affrontato la pandemia. Oggi avviamo questo protocollo che ci consente di trattare soggetti Covid positivi con gli anticorpi specifici, è una terapia che speriamo possa dare un buon risultato. Oggi a donare sono i medici, abbiamo creato una rete di umanizzazione che parte dal contagio e finisce all'aiuto ad altri malati».
 

 

«Oggi parte il protocollo con il plasma al Cotugno e i primi a donare gli anticorpi sono i medici napoletani che hanno lavorato con i pazienti covid, si sono infettati, sono guariti e oggi donano per vedere guarire altri contagiati». Così Maurizio Di Mauro, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera dei Colli a Napoli, che comprende il Cotugno, spiega la giornata in cui parte la plasmaferesi, terapia contro Covid-19 basata sul plasma dei guariti, che contiene gli anticorpi che permettono ad altri ammalati di rispondere subito al virus. La terapia parte nel nuovo ambulatorio per i pazienti guariti dal covid19, in cui si seguirà il follow up dei guariti e verranno arruolati i donatori, su base volontaria, che doneranno il plasma che poi, trattato, sarà somministrato ai pazienti affetti da covid19. In questi mesi, spiega Di Mauro, «il Cotugno ha dato tutto con i suoi operatori, infermieri, medici, tecnici che hanno affrontato la pandemia. Oggi avviamo questo protocollo che ci consente di trattare soggetti Covid positivi con gli anticorpi specifici, è una terapia che speriamo possa dare un buon risultato. Oggi a donare sono i medici, abbiamo creato una rete di umanizzazione che parte dal contagio e finisce all'aiuto ad altri malati». 
 

«Il numero di tamponi effettuati se parametrato al numero dei contagi della Campania pone la regione probabilmente non solo in linea ma al di sopra della media» aggiunge Di Mauro commentando il calo dei dati sui tamponi in Campania negli ultimi giorni sono tornati intorno ai 2.000-3.000 dopo che nei giorni precedenti si era raggiunto un livello di 4.500-5.000 tamponi quotidiani.

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«Ora - spiega Di Mauro - siamo a circa 4900 contagiati nella Regione, il 60% dei quali è guarito e abbiamo un tasso di mortalità bassissimo. Ci attestiamo su 390 deceduti. Il numero di tamponi effettuati finora è di circa 130mila e significa che rispetto al numero dei contagi abbiamo fatto un numero tamponi sufficiente. Ma non ci fermiamo: parte ora lo screening di massa con i test sierologici, noi siamo a disposizione della Regione per dare quel contributo necessario perché si debelli patologia terribile una volta per tutte». Di Mauro ha fatto anche il punto sul Cotugno, l'ospedale partenopeo per le malattie infettive che ormai da tre mesi è il principale hub di lotta al covid19 della Campania: «Il dato di stamattina - spiega - è che sono ricoverati 38 pazienti per il covid19. Ci sono solo due pazienti in terapia intensiva e gli altri in subintensiva e in reparti di degenza ordinaria. Il lockdown è finito ma resta il dover convivere con il virus che circola tra di noi in maniera probabilmente attenuata, infatti abbiamo un numero di contagi ridotto.
Le misure di contenimento che abbiamo adottato fino a oggi dobbiamo continuare ad averle per evitare una riprese che genererebbe una situazione drammatica. Non dimentichiamo che l'esito favorevole della diminuzione dei contagi oggi sta consentendo la ripresa economica del Paese». 

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