Covid, ora la Campania è la seconda regione d'Italia per numero di contagi

Covid, ora la Campania è la seconda regione d'Italia per numero di contagi
di Ettore Mautone
Martedì 25 Agosto 2020, 22:58 - Ultimo agg. 26 Agosto, 16:13
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Tornano a quota 138 i nuovi contagi in Campania, allo stesso livello di domenica dunque, quando però i tamponi effettuati erano 4.135 a fronte di 3.620 del bollettino diffuso ieri dalla Protezione civile, circa 500 in meno. Aumenta pertanto il rapporto tra positivi e test molecolari nasofaringei effettuati. Il dato preoccupante è proprio quello dei positivi al tampone: ben 38,1 ogni mille, il triplo della media nazionale. A ciò si aggiunge il fatto che nel borsino nazionale delle regioni con più contagi la Campania è seconda dopo il Lazio (+143). Seguono Lombardia e Veneto (+119), Emilia-Romagna (+63), Piemonte (+57), Puglia (+49), Sardegna e Toscana (+34). Molise e Basilicata a zero casi e tutte le altre 9 regioni a meno di 30 casi.

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In Campania si registra anche un decesso all’ospedale del Mare: una donna anziana (classe 1943) fratturata di femore, operata al Pellegrini e poi trasferita all’ospedale del mare per infezione della ferita chirurgica, asintomatica per il Covid ma affetta da vasculopatia cerebrale, demenza senile e insufficienza renale oltre che patologia epatica a completare un quadro di fragilità in cui, a detta dei clinici, è difficile capire quanto possa avere inciso l’infezione nell’esito fatale. Di certo non l’ha aiutata e in questi casi basta una piccola spinta. Passiamo ai guariti che insieme ai decessi vanno sottratti nell’algoritmo di rilevamento dell’indice di infettività: in totale sono 14 ieri. Se poi andiamo a verificare il dato dei malati ricoverati in ospedale questi salgono di 4 unità (da 72 di lunedì a 76 di ieri e sono in ulteriore crescita) a fronte di un paziente in rianimazione in più (da 2 a 3) e la crescita di 100 del valore dei contagiati in isolamento domiciliare (che passano da 967 a 1.085, quasi tutti asintomatici). A tirare le somme con l’indice di infettività arriviamo, in valore matematico assoluto, a quota 2,71, dato che la Protezione civile corregge sempre verso un valore molto più basso (0,85) riferendosi anche al parametro dei pazienti ospedalizzati. 
 


Resta da chiarire, intanto, il giallo di un decesso registrato ieri mattina nella rianimazione dell’ospedale Moscati di Avellino. Si tratta di un 69enne residente a Santa Lucia di Serino. L’uomo era arrivato in gravi condizioni alla Città ospedaliera il 4 luglio scorso dove era stato ricoverato nella terapia intensiva del Covid Hospital. Chiari i segni dell’infezione polmonare alla Tac secondo quanto riferito dalla direzione sanitaria me era risultato negativo a due tamponi eseguiti a distanza di 24 ore il 18 agosto dopodiché era stato trasferito il 20 agosto, sempre intubato, in una camera a isolamento a pressione negativa del reparto di Rianimazione della palazzina centrale. Il 69enne, in base alle notizie diffuse dall’azienda ospedaliera, era affetto da diverse patologie croniche che ne rendevano fragili le condizioni di salute di base. Non è la prima volta che persone in gravi condizioni in rianimazione risultano negative al test nasofaringeo. In questi casi si ricorre ad un particolare lavaggio delle vie bronchiali dai cui muchi si estrae il genoma virale come prova definitiva del contagio. Manovra che non si sa se sia stata praticata.
 
 

Intanto è significativo che dei 138 contagi di ieri 41 sono viaggiatori: 23 provenienti dalla Sardegna, 12 dalla Grecia, 3 da Malta e altrettanti dalla Spagna. Il grosso della partita si gioca tra i residenti a Napoli dove si concentrano circa 60 nuovi positivi. Di questi 19 sono esiti di screening di viaggiatori rientrati da Spagna e Grecia, 24 emersi da tampone: in questo caso l’indagine epidemiologica è in corso approfondimento dettagliato sia per risalire alle motivazioni che hanno generato la necessità di eseguire tampone sia per individuare contatti stretti. Poi ci sono da contare 5 tamponi domiciliari eseguiti dalle Usca e infine 12 emersi screening di viaggiatori di ritorno dalla Sardegna.
Al Covid center dell’ospedale del mare ci sono 5 ricoveri in meno (2 dimessi, 2 trasferiti e un decesso) mentre al Loreto si giunti a quota 12 ricoveri perlopiù poco sintomatici e due o tre che meritano più attenzione. Prosegue infine l’operazione di prevenzione e controlli mirati predisposti all’aeroporto di Capodichino e le segnalazioni alle Asl di quanti rientrano da fuori regione con cui si cerca di individuare quanti più contagi “da importazione” possibili per garantire sicurezza e prevenzione all’interno delle famiglie. 

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