Napoli, cambio di gestione per gli addetti alle pulizie Anm: «Poca sicurezza e orari ridotti»

Napoli, cambio di gestione per gli addetti alle pulizie Anm: «Poca sicurezza e orari ridotti»
di Oscar De Simone
Sabato 9 Maggio 2020, 11:22 - Ultimo agg. 11:27
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Il passaggio tanto atteso e temuto dagli addetti alle pulizie ed alla sanificazione dei mezzi Anm, è ormai alle porte. Dalla mezzanotte di domani, i 328 lavoratori della Samir passeranno sotto le direttive della Coopservice-Karalis. Un cambio di gestione previsto da tempo e che preoccupa non poco i dipendenti, spaventati da una possibile riduzione dell’orario di lavoro. Ipotesi tutt’altro che remota, secondo i sindacati che descrivono questo scenario come verosimile.

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«Nel verbale di accordo sottoscritto – afferma Marco Sansone del coordinamento regionale Usb – si prospetta la volontà delle stazioni appaltanti e prossime a subentrare, di applicare la cassa integrazione con un riadattamento dell’orario di lavoro. Tutto questo è inaccettabile perché un passaggio di consegne a queste condizioni ed in questo periodo storico, non garantisce la sicurezza di nessuno. Mai come adesso, queste mansioni andrebbero intensificate aumentando il servizio con i 70 lavoratori part-time».
 


Un settore fondamentale quindi che soprattutto in questi mesi, è necessario per la salute dei cittadini e dei dipendenti dell’azienda napoletana per la mobilità. Un comparto in cui, come denunciano gli stessi dipendenti, nelle ultime settimane le difficoltà sono state tante. Dal ridotto numero di dispositivi per la protezione personale forniti ai lavoratori, alla mancanza di prodotti utili alla pulizia ed alla sanificazione. Tutte problematiche a cui è stato necessario far fronte rapidamente e con il giusto “ingegno”.

«Non ci sono arrivati sempre i dispositivi di protezione – dichiarano i rappresentanti sincadali Eduardo Iescone e Raffaele Panico – e siamo stati costretti a fare da soli. Abbiamo messo a rischio la nostra salute e quella delle nostre famiglie. Non è stato facile ma lo abbiamo fatto con impegno e coscienza. Adesso si parla di una possibile riduzione dell’orario di lavoro - sino al 30% - e lo riteniamo assurdo. Ridurre il nostro tempo vuol dire esporre a rischio contagio addetti al trasporto e passeggeri. Centinaia di persone in tutta la città che ogni giorno viaggiano sulle vetture dell’Anm a cui provvediamo con ogni mezzo a disposizione. Auspichiamo che nelle prossime discussioni ci si renda conto dell’importanza di questo settore che garantisce la sanificazione dei mezzi della metro delle funicolari e dei pullman». 

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