Free Assange, flashmob a Napoli con il sosia di Julian

A guidare il flash mob il sosia di Julian Assange bendato e in divisa arancione da prigioniero

Il flashmob
Il flashmob
di Vincenzo Cimmino
Domenica 7 Aprile 2024, 18:00 - Ultimo agg. 8 Aprile, 07:15
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Continua a Napoli la protesta del gruppo Free Assange Napoli. Si è tenuto oggi, intorno alle 12, un flashmob in piazza del Plebiscito. Il motivo? Chiedere la liberazione del giornalista Julian Assange. Il luogo è stato scelto per l’antica leggenda che vuole piazza del Plebiscito teatro di un gioco tra la regina Margherita e qualche prigioniero del regno. Se quest’ultimo fosse riuscito ad attraversare bendato le statue equestri poste nella piazza, la reale gli avrebbe garantito la libertà.

Con lo stesso spirito del fantomatico protagonista della leggenda, oggi, il gruppo napoletano ha sfilato dietro un sosia del giornalista australiano. Partiti dall’ingresso del Palazzo Reale che affaccia sulla piazza, hanno sfilato lentamente dietro uno striscione e con le lettere che componevano la scritta “Free Assange”.

A guidare il flashmob il sosia di Assange bendato e in divisa arancione da prigioniero. Un Julian che cercava la propria libertà tentando di attraversare le due statue. 

Il flashmob di oggi si inserisce nel più ampio contesto di mobilitazione mondiale a favore del giornalista. Il gruppo napoletano “Free Assange” aveva già organizzato un corteo e un altro flashmob il mese scorso. Altri ancora sono gli eventi in programma. Eventi che dureranno fino a quando non si otterrà la liberazione del giornalista prigioniero. Assange rischia l’estradizione negli Stati Uniti e una pena, negli Usa, fino a 175 anni di prigione.

Il 26 marzo scorso l’Alta Corte di Londra chiamata a decidere sul destino del giornalista ha rinviato al 20 maggio prossimo la decisione sull’eventuale estradizione. Questo affinché dagli Usa venissero date nuove assicurazioni «in merito a come sarebbe stato trattato se fosse estradato e processato negli Usa», come si legge nel volantino distribuito durante il flashmob di oggi.

In piazza a Napoli, per dare il proprio sostegno, anche Alessandro Di Battista. L’ex deputato era in città dal 6 aprile, per portare in scena il suo monologo “Assange”.

«Sono venuto a una iniziativa organizzata dal gruppo Free Assange Napoli, un lavoro eccezionale – commenta Di Battista, ex deputato M5S – La libertà di Assange ha a che fare con la nostra stessa libertà. Una vergogna che nel democratico occidente stia marcendo in carcere da tanti anni, in una cella 2 metri per 3, nella Guantanamo britannica Belmarsh, un giornalista soltanto perché ci ha fornito notizie vere e di pubblico interesse che ci hanno fatto capire che questa differenza tra democrazia e autocrazia è una fake news. Oggi le democrazie non possono vantare alcun valore né in passato, basti guardare le carneficine in Afghanistan o la guerra ignobile in Libia, né oggi. Le democrazie danno copertura politica, militare e mediatica a un tentativo di pulizia etnica da parte del terrorismo israeliano nei confronti del popolo palestinese. Salvaguardare e combattere per la libertà di Assange significa combattere per la libertà di informazione e per la libertà di tutti noi». 

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«Siamo qui a Napoli, oggi 7 aprile, per provare a tenere alta l’attenzione sul caso di Julian Assange – conclude Nicola Angrisano, di Free Assange Napoli – Questo aprile cade il 14esimo anniversario della pubblicazione, su WikiLeaks, di Collateral Murder, il video che è il principale atto di incriminazione di Julian Assange. Giornalista perseguito per presunti reati connessi alla sua professione di giornalista. Assange è detenuto da oltre 5 anni in un carcere di massima sicurezza, Belmarsh in Inghilterra, nell’Occidente democratico senza essere stato mai processato. Chiediamo l’immediato rilascio di Julian Assange, chiediamo che gli Stati Uniti facciano un passo indietro, che ritirino le accuse contro Julian Assange e che rendano finalmente giustizia alla libertà di stampa che è tanto declamata nell’Occidente e che nei fatti è completamente repressa». 

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