Il Tar dà ragione al Comune di Napoli: Scaturchio deve chiudere a San Gregorio Armeno

Soddisfatti gli artigiani della storica strada

Scaturchio
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Mercoledì 25 Ottobre 2023, 16:07 - Ultimo agg. 20:53
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San Gregorio Armeno, la via dei presepi di Napoli, meta ogni anno di milioni di turisti, deve rimanere riservata al solo artigianato di settore e non è possibile l'apertura di attività di altro genere. La delibera varata a luglio in tal senso dal Comune per proteggere l'identità del luogo viene avallata dal Tar della Campania, che ha respinto il ricorso presentato dalla società che gestisce il noto marchio di pasticceria Scaturchio dopo il blocco dell'apertura di un suo locale proprio nella celeberrima stradina. I pastori, insomma, battono babà e sfogliatelle. Nel dispositivo della sentenza il Tar evidenzia che il Comune di Napoli ha inteso dettare per via San Gregorio Armeno una disciplina che esclude ogni attività diversa da quella presepiale, e l'esigenza di tale tutela rafforzata è stata condivisa anche dalla Soprintendenza e dalla Regione.

«Una grandissima vittoria per tutelare la via dei Presepi e dei pastori di Napoli»: così il presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno, Vincenzo Capuano, commenta la sentenza del Tar a favore della delibera 246 del 20 luglio del Comune di Napoli, «che ha voluto tutelare l'ultima via dedicata ad un settore di eccellenza di Napoli, quella della vendita di presepi e pastori del '700».

Non potrà quindi restare aperta, a meno di ricorsi, la pasticceria Scaturchio. «Nulla contro le altre eccellenze, specialmente se napoletane - continua Capuano - ma proprio per questo dobbiamo tutelarci, anziché 'boicottarci'. Nelle prossime settimane stiamo pensando di organizzare una giornata a San Gregorio, come annunciato in altri interventi, proprio a favore della pasticceria Scaturchio, magari offrendo ai passanti le sue ottime sfogliatelle.

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«È importante far capire che Napoli è unita ma è ancora più importante tutelare le sue ultime vie caratteristiche, specialmente oggi che abbiamo dovuto dire addio a Port'Alba come via di libri e cultura, e via San Sebastiano per gli strumenti musicali, come ricordato dal Comune che avrebbe voluto tutelare anche quelle vie con la delibera di Luglio».

Su Port'Alba interviene sui social il libraio Pasquale Langella che sottolinea: «Invito qui pubblicamente il presidente delle botteghe di San Gregorio Armeno in quanto, nonostante sia a 300 metri da Port’Alba, forse non sa che esistiamo ancora noi “venditori di carta”.

Lo invitiamo a frequentarci un po’ di più: può trovare da noi librai anche qualche libro sulla sua arte e altro».

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