Ci sono vecchi manuali tecnici, una cartellina che custodisce degli appunti sulle zeoliti (minerali utilizzati nell'industria petrolchimica, nell'edilizia, nell'agricoltura e nella zootecnia) e un annuario dell’Università degli Studi di Napoli, che va dal 1980 al 1984. E poi ci sono quelle tesi di laurea della medesima università e risalienti più o meno alla stessa epoca. Sono tutte rilegate con copertina blu o azzurra, presentate da laureati di un’unica facoltà, quella d’Ingegneria. E tutte hanno in comune un relatore, un docente che molto probabilmente aveva conservato tutto quel materiale nella sua biblioteca privata e che adesso è finito in una discarica abusiva di Lago Patria.
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A segnalare l’insolito ritrovamento un attivista e blogger della zona, che gestisce la pagina Facebook Lo strano Oz, dove ha pubblicato le fotografie del materiale rinvenuto: «Sono tesi di laurea stampante, rilegate e gettate su un cumulo di rifiuti ormai prossimo all'ennesimo rogo tossico – si legge all’inizio del post che accompagna le immagini –. Sono tutte della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Napoli e risalire al relatore non è stato affatto difficile, dato che il suo nome è impresso su ogni singola tesi abbandonata».
L’autore della scoperta non menziona il nome del docente, ma fornisce indizi dettagliati sulla sua identità. E da quello che ha scoperto è certo che non può essere stato lui a disfarsi di tutto quel materiale, abbandonandolo in una discarica abusiva: «Mi sono messo all'opera e non ho impiegato molto a scoprire che il docente in questione è deceduto circa due anni fa – scrive ancora l’anonimo attivista –. Un docente stimato e amato da tutti, che, manco a farlo apposta, aveva a cuore la Terra dei Fuochi, tanto da redigere una proposta concreta (datata agosto 2006, ndr) che avrebbe risolto il problema dei rifiuti in Campania».
«Ogni giorno perlustro in lungo e in largo il territorio per documentare quello che accade – spiega l’attivista –. Le tesi sono state rinvenute a Lago Patria, precisamente in un terreno abbandonato, che si trova proprio all'ingresso del lago, divenuto ormai una discarica abusiva. Le tesi sono lì, insieme a libri e appunti, gettate tra rifiuti di ogni genere». Una situazione già segnalata alle autorità competenti, ma finora nessuno è intervenuto: «Denuncio sempre queste problematiche, ogni volta che mi c’imbatto, con i miei post e, naturalmente, attraverso i canali messi a disposizione dalla Regione Campania – sostiene il blogger –. Ma per ora quelle tesi sono ancora lì». E non ha nessuna intenzione di recuperarle, magari per donarle a qualche biblioteca: «Quel posto è abbastanza pericoloso ed essendoci altri rifiuti, potenzialmente nocivi e tossici, ho deciso di non toccare nulla».