Sono in migliaia i giovani studenti che oggi - da diversi istituti di Napoli e provincia - hanno scelto di partecipare alla manifestazione per la pace organizzata in piazza Plebiscito dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Un lungo corteo che parte dal lungomare di Napoli - dove hanno stazionato i pullman studenteschi - e che arriva fin sotto la Prefettura e Palazzo Reale.
È un’agorà che unisce: ovunque si vedono sventolare bandiere color arcobaleno. Il simbolo della pace compare su ogni striscione o manifesto esposto dai giovani che con forza e convinzione scelgono di far sentire la propria voce. «Questa giornata per me assume un valore molto importante perché credo che la pace rappresenti un diritto. È il momento di far sentire le nostre opinioni: noi rappresentiamo il futuro che verrà», commenta Miriam, studentessa, mentre sventola la bandiera della pace.
«È giusto partecipare a questo tipo di iniziative perché siamo noi giovani a dover gettare le basi per un futuro migliore», spiega Gaia, giovane studentessa che si è unita al corteo di manifestanti. Sul suo cartello si legge «No alla atomica. La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire». E ancora: «Partecipare a questo tipo di manifestazioni significa dare un supporto a tutte le persone che stanno soffrendo e che stanno combattendo la guerra in Ucraina - spiega Nadia - ma allo stesso tempo rappresenta una richiesta di cambiamento affinché tutto finisca al più presto».
«Qui ognuno di noi partecipa con un pezzetto del proprio cuore. Vogliamo che la guerra finisca». È il pensiero di Rosy, un pensiero che si unisce all’unisono a quello di tutti gli altri studenti che quest’oggi hanno scelto di scendere in piazza.
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