Soli contro il Covid: invalido e sintomatico
ma Antonio per l'Asl è due volte invisibile

Soli contro il Covid: invalido e sintomatico ma Antonio per l'Asl è due volte invisibile
di Ferdinando Bocchetti
Giovedì 5 Novembre 2020, 09:36
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E' affetto da sindrome di Becker, una malattia neuromuscolare da atrofia e debolezza progressiva, e da oltre venti giorni attende una chiamata dall'asl per effettuare un tampone. Antonio ha 45 anni e da anni è ormai costretto a vivere su una sedia a rotelle. Ha anche problemi cardiaci ed è impossibilitato a recarsi presso le strutture sanitarie (pubbliche o private) del territorio. Antonio ha avuto sintomi da Covid nei giorni scorsi: qualche linea di febbre, dolori articolari ed è stato curato in casa, dalla moglie e dai genitori, che si prendono cura di lui da moltissimi anni.
I genitori e la consorte le hanno provate tutte, contattando - come tanti altri cittadini in attesa dei tamponi - il dipartimento di prevenzione generale dell'asl di Monteruscello, l'asl locale e persino i carabinieri. Le risposte, nell'arco di ben venti giorni, non sono mai arrivate. «Antonio necessita di un tampone, anche perché uno dei suoi figli è risultato positivo. Abbiamo contattato tutti, ma nessuno si degna di rispondere al telefono - tuona la mamma, la signora Maria - lui non può muoversi, ha una grave disabilità. Possibile che non sia previsto un iter diverso, più rapido per questi malati?».

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Il 45 enne, infatti, necessita di costante fisioterapia, ma il personale incaricato dall'asl non può (al momento) recarsi a casa di Antonio. «Le terapie sono fondamentali - aggiunge ancora la signora Maria - senza il supporto del fisioterapista mio figlio rischia di spegnersi, di diventare un vegetale». La situazione, sul fronte Covid-19, è di allarme su tutto il territorio comunale.

Ieri il dato più alto dall'inizio della pandemia: ben 39 i casi. Sono perlopiù giovani, ventenni e trentenni, quasi tutti asintomatici. In città è divampata, intanto, la polemica sugli assembramenti nei luoghi della movida: via Falcone, via Nuvoletta e piazza Della Pace.

Video

Sui social circolano video e foto. «I controlli latitano - scrivono centinaia di utenti Facebook - e le famiglie non fanno il proprio dovere. Di sera, almeno in certe zone, l'anarchia regna sovrana». Non va meglio nemmeno nel limitrofo comune di Qualiano, dove nelle ultime 48 ore sono stati registrati ben 66 nuovi casi. A darne notizia il sindaco Raffaele De Leonardis, che due giorni fa - prima dell'ufficializzazione del nuovo Dpcm del governo - aveva imposto lo stop anche alle sale slot e ai corner sportivi. Il sindaco, nella giornata di ieri, ha poi postato sulla propria pagina Facebook il video-testimonianza di un cittadino di Qualiano, ricoverato in terapia sub-intensiva al Cotugno di Napoli e da qualche giorno in reparto. «Ascoltatelo attentamente - dice il primo cittadino - sentite cosa dice Nunzio. Ecco la nostra risposta ai negazionisti e a chi tende a minimizzare questa pandemia. Forza Nunzio, ne uscirai presto».
 

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