Migranti, nave a Napoli ma non ci sono più posti: «Le nostre strutture al collasso»

A bordo 28 donne, sei uomini disabili e 143 minori

Continuano gli sbarchi dei migranti
Continuano gli sbarchi dei migranti
di Melina Chiapparino
Lunedì 28 Agosto 2023, 08:00 - Ultimo agg. 18:27
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Una manciata di ore per organizzare l'accoglienza di centinaia di migranti. Da ieri pomeriggio i vertici istituzionali cittadini sono stati impegnati per trovare soluzioni da mettere in campo e gestire una nuova emergenza. Si tratta dello sbarco della Ocean Viking, la nave dell'organizzazione non governativa Sos Mediterranèe, che attraccherà tra le ore 8 e le 11 di questa mattina al porto di Napoli con la necessità e l'urgenza di offrire assistenza ad un gran numero di stranieri, tra cui minori e donne in gravidanza. 

L'arrivo della nave umanitaria con a bordo 439 migranti, soccorsi negli ultimi giorni, era previsto nel porto di Genova ma a causa delle «condizioni meteomarine avverse», come ha comunicato il Viminale, l'imbarcazione è stata dirottata verso Napoli dopo una prima tappa, ieri mattina, a Vibo Valentia per far sbarcare i migranti feriti e in condizioni più fragili.

Il numero delle persone a bordo della nave partita dal porto calabrese intorno alle 14,40, quindi, è ancora da definire. Il dato sicuro però è che, a differenza dello sbarco di 76 migranti avvenuto a metà agosto nel golfo partenopeo, stavolta i numeri sono decisamente moltiplicati. La necessità di fronteggiare un'emergenza così improvvisa è stata al centro delle riunioni che si sono susseguite ieri tra Prefettura, Comune e Asl di Napoli per tentare di fare rete e garantire la massima accoglienza e assistenza ai migranti. Un'impresa complicata sul territorio napoletano dove molte strutture e centri sono già al collasso. 

L'emergenza, ora, non riguarda solo la grande quantità di migranti da accogliere ma piuttosto il grado di saturazione delle strutture in forza al territorio napoletano. «Sappiamo che sulla Ocean Viking la situazione è allarmante: ci sono 28 donne 4 delle quali incinte, 6 uomini disabili e 143 minori» spiega Luca Trapanese, assessore comunale al Welfare che non è a conoscenza di quanti «minori siano accompagnati». La mancanza di risorse per ammortizzare quest'emergenza va analizzata con un dato che risale a gennaio di quest'anno e riguarda «oltre 238 minori non accompagnati e accolti nelle nostre comunità che sono collassate» continua Trapanese, sottolineando che «prima erano poche unità al mese, adesso numeri consistenti senza luoghi dove mettere queste persone».

Da qui l'appello di Trapanese, preoccupato che i migranti «finiranno nelle nostre strade»: «Confido nell'aiuto serio e massiccio dal Governo perché i Comuni non possono fare altro che stare a guardare un fenomeno che si è triplicato quest'anno». 

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L'assistenza dei migranti camminerà sui binari del protocollo già adottato in altre occasioni dall'Asl Napoli 1 Centro con l'utilizzo del residence dell'Ospedale del Mare, a Ponticelli, pronto ad assistere gli stranieri anche dal punto di vista clinico. È chiaro che le situazioni che lo richiederanno saranno tramutate in ricoveri ospedalieri ma la vera criticità, anche in questo caso, riguarda i numeri. «Nel complesso il residence può accogliere 170 persone e, al momento, ci sono già 80 ospiti per lo sbarco avvenuto a metà agosto» spiega Ciro Verdoliva, direttore generale dell'Asl Napoli 1 che ribadisce la massima collaborazione dell'azienda sanitaria e, al tempo stesso, riconosce l'impossibilità di coprire numeri per cui di fatto non ci sono posti letto. Dalle ultime notizie, sembra che il numero dei migranti si aggirerà sulle 254 persone. «Numeri allarmanti che necessitano di un'accoglienza strutturata che coinvolga l'Europa» ha commentato Antonio Mattone, portavoce della Comunità di Sant'Egidio di Napoli. 

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