Molo Beverello, aumentano i controlli ma fino a notte c'è caos da rientro

Il controesodo per i turisti che rientrano dalle isole non è mai una passeggiata

Tutti in fila al molo Beverello
Tutti in fila al molo Beverello
di Gennaro Di Biase
Lunedì 3 Luglio 2023, 11:00 - Ultimo agg. 15:16
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Qui molo Beverello, tra traffico intasato e scooter che sfrecciano sulle strisce gialle dei lavori in corso, il controesodo per i turisti che rientrano dalle isole non è certo una passeggiata. La situazione dei tempi d'attesa per un taxi è migliorata, ma solo nella fascia oraria che va dalle 17:30 alle 18:30. A partire dalle 19, il traffico di via Acton torna a intasarsi. E le auto bianche per chi sbarca dalle isole si diradano, a ridosso della Stazione Marittima: di conseguenza, la pensilina dove si aspettano i taxi torna a intasarsi di turisti e napoletani che invocano un passaggio a pagamento. Quello di ieri, in ogni caso, è stato un rientro sulla terraferma presidiato dalle forze dell'ordine. A parte la camionetta dell'esercito, tra la banchina e il piazzale del Beverello c'è anche una pattuglia dei carabinieri. Poco oltre, c'è la sopracitata pensilina dei taxi: alle 18, contrariamente a quanto accaduto domenica scorsa, si trovano decine di auto bianche. A quell'ora il flusso delle corse viene regolato da due agenti della polizia municipale di Chiaia-Posillipo, che collaborano con i tassisti e smistano i passeggeri. Le criticità, però, si ripresentano puntuali nel momento in cui la circolazione di via Acton torna a intensificarsi. Tra le 19 e le 20, insomma, si ripresenta il caos. E lasciare il molo può diventare un'impresa. 

Sono tanti i turisti in banchina. E gli spazi del Beverello, occupati dai cantieri delle nuove biglietterie la cui consegna doveva avvenire nel corso di questa estate, slittata sono risicati. La folla c'è, il congestionamento pure. A parte i problemi strutturali, ci sono quelli legati alla viabilità, assediata dai cantieri in zona Maschio Angioino-via Acton. Se il traffico è scorrevole, appena messo piede nel piazzale l'auto bianca è pronta per portare a destinazione il cliente appena sbarcato. Ce ne sono decine, di taxi, al Beverello, intorno alle 18. Ma un'ora dopo cambia tutto. E col traffico, tornano i disagi e le attese. Dentro e fuori dal porto. Un caos che si abbatte anche su chi non sceglie il taxi ma la metro: in attesa della prossima apertura del sottopasso, attraversare è un'impresa. La strada è ristretta dai cantieri e i motorini si lanciano sulle isole pedonali disegnate con le strisce gialle per evitare le lunghe code. Eppure, i controlli e i presidi della polizia municipale predisposti nei giorni scorsi dal Comune per evitare il fenomeno della deregulation dei taxi, almeno nella prima parte del tardo pomeriggio di ieri, avevano dato buon esito. Anche se le criticità non sono affatto alle spalle. Dai tassisti arriva una richiesta specifica: «Va alzata la sbarra dell'Immacolatella, lo stiamo chiedendo da tempo al Comune e alla Capitaneria di Porto: separa il porto dal molo Beverello - spiega Rosario Gallucci, segretario nazionale di Orsa Taxi - Farci entrare e uscire dall'Immacolatella sarebbe un favore all'utenza: per un taxi si tratta di 40 minuti di traffico tra andata e ritorno, eppure questa richiesta non viene ascoltata. La prossima settimana, poi, il traffico sarà ristretto su via Acton, causa lavori». «Ieri non c'era la grande mole di eventi di domenica scorsa in città - aggiunge Cosimo La Malfa di Usb Taxi - E a questo si aggiunge anche il fattore curiosità dei tassisti, tanti dei quali volevano comprendere come funzionasse il servizio regolato dai vigili.

Installando o attivando le telecamere di sorveglianza la situazione potrebbe migliorare sia al porto sia alla stazione». 

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