Napoli Pride 2023, dal sindaco Manfredi alla Tatangelo nella grande piazza dei diritti

Più di duecentomila in piazza fino al lungomare: «A qualcuno piace Pride»

Il sindaco Gaetano Manfredi e Anna Tatangelo in testa al corteo
Il sindaco Gaetano Manfredi e Anna Tatangelo in testa al corteo
di Giuliana Covella
Domenica 2 Luglio 2023, 07:21 - Ultimo agg. 3 Luglio, 07:57
4 Minuti di Lettura

«La nostra è una città dove la storia, le diversità sono state sempre un grande valore e in questo momento Napoli conferma questa sua vocazione che sostiene il movimento Lgbt ed è in prima linea in quelle che sono battaglie di civiltà». A parlare è il sindaco Gaetano Manfredi, che ieri è stato in testa al corteo per il Napoli Pride insieme alla madrina dell'evento, la cantante Anna Tatangelo, che si è detta «onorata» di essere presente. Con loro un'onda multicolore di circa 200mila persone (secondo gli organizzatori) ha sfilato in strada e su dieci carri a tutela dei diritti civili per la manifestazione patrocinata da Comune, Regione, Città Metropolitana e Consolato Usa e organizzata dalle associazioni Antinoo Arcigay Napoli, Alfi Le Maree, Associazione Transessuali Napoli e tante altre realtà. «Stiamo lavorando su valorizzazione e sostegno per combattere tutte le discriminazioni - ha aggiunto Manfredi - di genere, razziali e di età. Un lavoro che va fatto sostenendo soprattutto le parti più fragili della nostra comunità». «A qualcuno piace Pride» è stato lo spot dell'evento realizzato dalla giornalista e filmaker Francesca Saccenti, con protagonisti gli attori Daniele Russo e Gennaro Maresca. Partito nel pomeriggio da piazza Dante il Pride si è concluso in serata con una grande festa sul lungomare.

«Napoli è la mia città del cuore per tante ragioni (lavoro, scuola e università), ma soprattutto perché è inclusiva da sempre. Quest'anno c'è una grande partecipazione, in cui o si vince o si perde sulla frontiera dei diritti. Insieme al mio compagno e a tanti attivisti chiediamo il matrimonio egualitario e il diritto di adozioni per single e gay, che c'è in tutto il mondo libero tranne che in Italia. Abbiamo ricevuto dal sindaco Manfredi l'offerta di sposarci qui e lo faremo». Il giornalista Alessandro Cecchi Paone è stato tra i partecipanti del Pride che hanno affollato le strade del centro fino ad arrivare a via Caracciolo. In piazza Dante sin dalle 16 si sono radunati associazioni, cittadini, artisti e istituzioni. Oltre al sindaco l'assessore comunale alle pari opportunità Emanuela Ferrante, il deputato Marco Sarracino, l'assessore regionale Lucia Fortini

«Oggi più che mai è necessario il Pride - dice Antonello Sannino, presidente Arcigay Antinoo - per quello che sta accadendo in tutto il mondo. Soprattutto per i giovanissimi che vivono un disagio nei confronti della classe politica. Il clima è di paura, tanto che molte famiglie arcobaleno si dicono pronte ad andare via dall'Italia. Perciò ci appelliamo al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che è il garante dei valori costituzionali». Secondo Loredana Rossi, dell'Associazione Trans Napoli «c'è da fare resistenza contro l'attuale governo, che cerca di prosciugare quei pochi diritti acquisiti e ci fa tornare indietro al 900». Per Daniela Lourdes Falanga, di Arcigay Napoli e nazionale «la nostra si conferma una città non abituata a farsi prendere da chi vuole togliere la libertà». In piazza c'è anche l'ex sindaco Luigi de Magistris: «Come sempre sono al Pride in lotta per i diritti, per l'uguaglianza e contro ogni forma di discriminazione e sopraffazione. Mentre il potere incrimina coppie omogenitoriali e i loro figli, ricordo che da sindaco fummo la prima città italiana a dare la carta d'identità a Ruben, bimbo nato da due mamme a Barcellona che non poteva rientrare in Italia senza documenti né diritti. La Costituzione si applica, non si tradisce». A parlare di un «Parlamento in qualche modo colpevole» sul tema dei diritti è l'ex presidente della Camera Roberto Fico, secondo cui «è giusta non solo l'unione civile, ma anche il matrimonio egualitario perché vanno dati più diritti a tutti».

E, in riferimento all'attuale governo, ribadisce: «hanno una visione ideologica della questione ai fini puramente elettorali».

Video

Al Pride partenopeo sono arrivati attivisti da tutto il mondo come un gruppo di drag queen dalla Colombia e una comitiva di turisti giapponesi che si è fatta immortalare insieme a gay e lesbiche sventolando bandiere e striscioni con slogan come «Meno omofobia e più ragazze di periferia» in omaggio alla Tatangelo. Il corteo, a cui hanno preso parte Giovanna Sannino e Gaetano Migliaccio (attori della fiction Mare Fuori), ha attraversato via Toledo, piazza Municipio e il Plebiscito per concludersi sul lungomare dove, in serata, si è svolto uno show con la direzione artistica di Diego Di Flora, presentato da Jolanda De Rienzo e Alex Di Giorgio, con la regia di Ettore Squillace e la partecipazione di Paola Turci, Andrea Sannino, Luigi Strangis, Matteo Romano, Anastasio, Antonino, Big Boy, Virginio e Teo Bopk, Ciccio Merolla, Ginevra Lamborghini, Giulia Molino, I Desideri, Mr. Hyde, Ste, Bellatrix. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA