Movida a Napoli, via Aniello Falcone si trasforma in dj set: «Qui notti da incubo»

Il dj-set impazza un po' dappertutto, da Fuorigrotta al centro storico, dal Vomero a Mergellina

La movida di via Aniello Falcone
La movida di via Aniello Falcone
di Gennaro Di Biase
Domenica 2 Luglio 2023, 07:21 - Ultimo agg. 17:58
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Dj-set che invadono gli spazi pubblici e li trasformano in discoteche a cielo aperto: è la nuova frontiera della movida dei giovanissimi, che trasforma le vie in discoteche e manda il traffico in tilt nelle zone del by-night in questa estate napoletana 2023. Su tutti, spicca il caso di via Aniello Falcone, completamente intasata da auto e folla, in particolare il giovedì. Strada impercorribile, musica ad alto volume e vivibilità in ginocchio. Il fenomeno si estende anche a Fuorigrotta, a piazzale Tecchio, dove un'operazione delle forze dell'ordine nella notte tra giovedì e venerdì ha portato al sequestro delle casse che avevano trasformato la piazza in una discoteca. Musica dance fino a tardi, in riva al mare anche agli chalet di Mergellina, dove il 20 marzo fu ucciso il povero Francesco Pio Maimone. E in centro storico. Occupazione di suolo pubblico per discoteca, in altri termini. 

La consolle da un lato, all'interno del locale. E la folla che balla fuori, per strada. La moda dei dj-set nello spazio aperto era stata sperimentata durante le sere di festa scudetto: sui balconi dei palazzi di via Roma, via Toledo o piazza Vanvitelli, erano montati gli impianti acustici. Intanto, giù, centinaia di ragazzi ballavano a ritmo di musica ad altissimo volume. Nel caso di via Falcone, però, parliamo di una via stretta, a circolazione intensa. La consolle e il dj si trovano all'interno dei bar, che però sono tutti piccoli. La folla, di conseguenza, intasa la pubblica via. Contrariamente alle altre situazioni di discoteca sullo spazio pubblico, qui non c'è uno slargo. Qui passano auto e moto. E ci restano imbottigliate anche per un'ora, quando c'è l'evento. «Come ogni giovedì, i gestori continuano a organizzare serate promosse sui social che portano in strada centinaia di avventori - spiega Mauro Boccassini, del comitato di residenti Falcone - diventa a tutti gli effetti una discoteca all'aperto, con i locali utilizzati solo per la vendita di superalcolici e postazione con dj e casse acustiche, mentre fuori e sui muretti stazionano i clienti.

Si notano addirittura all'opera fotografi e buttafuori, proprio come nelle discoteche, ma qui avviene tutto per strada, sotto palazzi residenziali. Auto e motorini vengono parcheggiati ovunque si riesca, nonostante su tutto il lato-palazzi della strada viga il divieto di sosta h24. I ragazzi debordano dai marciapiedi occupando la carreggiata e attraversano pericolosamente la strada dai muretti ai bar». 

«Insomma - prosegue Boccassini - dalle 23 alle 2 il traffico paralizzato con il conseguente concerto di clacson che contribuisce al caos. Come comitato dei residenti abbiamo già inviato due denunce alle pubbliche autorità e della questione si è occupata anche la Municipalità 5. Ma nei fatti non cambia nulla. Basterebbe un presidio della municipale dalle 23 all'una, facendo rispettare il divieto di sosta. Siamo delusi e non escludiamo azioni giudiziarie per la tutela di noi residenti, visto l'immobilismo dell'amministrazione». «Non possiamo certo impedire alla gente di sostare in strada - replica Aldo Maccaroni, presidente dell'associazione Baretti via Aniello Falcone - Vero è che nelle serate dei dj-set, qualora la musica fosse percepita dall'esterno dei bar di via Aniello Falcone, si violerebbero le norme approvate dal Comune. Di conseguenza, esistono strumenti idonei a valutare le emissioni acustiche e sonore percepite, e chiediamo che siano utilizzati. È semplicistico dire che la musica in quanto tale determina il caos. Chiediamo le verifiche dell'Arpac, che diranno, strumenti alla mano, se è la musica a determinare il caos. Se ciò verrà accertato, chi ne è causa se ne assumerà le conseguenze. Non tutti i bar di quell'angolo di strada organizzano serate con dj-set, e quelli che organizzano si sono attrezzati per evitare il caos del traffico. I gestori però non possono dirigere il flusso veicolare». 

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Il dj-set impazza un po' dappertutto, da Fuorigrotta al centro storico, dal Vomero a Mergellina. Nelle scorse notti c'è stata un'operazione delle forze dell'ordine a piazzale Tecchio. «I bar organizzano le serate sfruttando le aree pubbliche - spiega il consigliere comunale Gennaro Esposito - è una cosa che va assolutamente fermata: le strade non possono diventare discoteche. Sta accadendo al Vomero, a Largo Giusso e a piazzale Tecchio, dove si tiene il giovedì universitario, che però di universitario ha ben poco. Bene i controlli della Questura, con gli agenti del commissariato San Paolo e il Reparto Prevenzione che hanno tra l'altro sequestrato le casse agli organizzatori. Nell'intervento di Fuorigrotta, ben 27 dei 127 identificati avevano precedenti di polizia». 

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