Napoli, Asia si dota di automezzi elettrici e la Giunta annuncia: «In arrivo 350 assunzioni»

Napoli, Asia si dota di automezzi elettrici e la Giunta annuncia: «In arrivo 350 assunzioni»
di Emiliano Caliendo
Mercoledì 11 Maggio 2022, 17:23 - Ultimo agg. 19:03
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Due automezzi full electric da impiegare nella raccolta rifiuti: un mini-compattatore e una vasca ribaltabile, entrambi da cinque metri cubi, pronti a essere impiegati per le strade e i vicoli del Centro storico di Napoli. Sono i due autoveicoli della Ladurner Equipement srl noleggiati da Asia Napoli per testarne le potenzialità nello svuotamento dei cestini stradali e nella raccolta porta a porta dei rifiuti urbani, differenziati e non. «Un primo passo per far conoscere i nostri mezzi e poter iniziare una collaborazione di lungo periodo anche su volumi più grandi», informa l’ingegnere Domenico Tortorella, responsabile tecnico dell’azienda di Bolzano. Soddisfatto l’amministratore unico della municipalizzata dei rifiuti napoletana, Domenico Ruggiero. «Quello che abbiamo immaginato per Napoli è di essere i primi attori nel verificare il funzionamento in campo di questi mezzi elettrici, al fine di ridurre l’impianto ambientale relativamente alla raccolta. Come ogni sistema innovativo va testato e, prima di prendere qualunque decisione, abbiamo avviato questo stress test di circa 15 giorni, lungo i percorsi più complicati della città di Napoli. Una città bellissima ma che allo stesso tempo ha una struttura stradale che metterà sotto stress questi mezzi elettrici. Con un gruppo d'ingegneri ne verificheremo l’efficienza al fine di ridurre l’impatto ambientale». Il mini-compattatore, che scorrazzerà all’alba per 15 giorni tra le vie del Centro e del Lungomare, potrà raccogliere ogni genere di frazione di rifiuti e avrà un’autonomia di 300 chilometri a ricarica piena. L’altro veicolo – con un’autonomia di 200 chilometri – potrà invece essere impiegato per lo svuotamento e la raccolta delle frazioni di umido e vetro, sia dai cestini che dai contenitori stradali. Una scelta, quella di Asia, presa in nome della green economy: «Con l’aumento del gasolio e del gas, ciò che immaginiamo per il futuro di Asia – ha sottolineato Ruggiero - è di essere produttori di energia green. Questa energia verrà immagazzinata per essere utilizzata nei mezzi elettrici. Cosa vuol dire questo? Abbassare i costi di funzionamento e quelli sulla raccolta, quindi la tassa sui rifiuti. È un percorso non immediato ma dobbiamo avviare questi piccoli passi di verifica, in modo da offrire risparmio ai cittadini». La volontà è dunque quella di «dotare Asia di un parco mezzi innovativo, completamente elettrificato». Servono però risorse che al momento non ci sono. Quindi, si attende l’approvazione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza «per 85 milioni di euro». «Speriamo di essere tra i primi comuni italiani in termini di progetti approvati, e avviare così una seria ristrutturazione delle dotazioni tecniche e del parco automezzi dell’azienda», è l’auspicio di Ruggiero. 

La buona notizia, confermata sia dal manager di Asia che dal sindaco Gaetano Manfredi, è il bando di assunzione di nuovo personale per la partecipata dei rifiuti. L'azienda responsabile del servizio di raccolta è infatti sottorganico di 200 unità. Con un bando - «che sarà pubblicato a giugno» fa sapere l’assessore all’ambiente Paolo Mancuso a margine della presentazione dei nuovi mezzi di Asia – entreranno in organico, si spera a partire da settembre, 350 nuovi operai. L’obiettivo è quello di arrivare a 600 assunzioni sui tre anni. «Capovolgeremo il funzionamento organizzativo dell’azienda – ha dichiarato Mancuso -.

Per la prima volta Asia si rivolge al mercato, dato che finora ha assorbito solo Lsu e dipendenti dei consorzi di bacino. Oggi l’età media dei lavoratori dell’azienda è di 60 anni. E pensate al disagio che può creare il fatto che un sessantenne esca alle 2 della notte o alle 4 del mattino per raccogliere rifiuti».

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Insomma, si dovrà aspettare la fine del 2022 per riscontrare risultati concreti nel miglioramento del servizio. Ad oggi, a causa della mancanza risorse, «la situazione è uguale a quella che ho trovato quando ho ricevuto l’incarico», evidenzia Ruggiero. Napoli, infatti, resta sporca in tante zone sia del centro che della periferia. Sarà fondamentale quindi ultimare la costruzione dell’impianto biodigestore di Ponticelli, per il quale la Regione Campania ha approvato ieri un finanziamento integrativo di 7,5 milioni di euro. Un passo in avanti nell’ottica della visione di ciclo integrato dei rifiuti del primo cittadino Manfredi: «Dobbiamo completare il ciclo dei rifiuti, concentrandoci sugli impianti che oggi non abbiamo che sono essenzialmente i biodigestori». Una politica, non solo ambientalista, ma dettata anche da ragioni economiche e di efficienza della filiera del trattamento della spazzatura: «Significherà – puntualizza il sindaco - in primis far risparmiare soldi ai cittadini. Al momento, paghiamo altri comuni e impianti privati per smaltire l’umido. Altro tema su cui teniamo molto, è la valorizzazione della materia secondaria, quindi: vetro, carta, cartoni. Tutti materiali per cui oggi non disponiamo ancora di impianti moderni. Dobbiamo far sì che questi rifiuti diventino una risorsa. Se questi impianti vengono gestiti da Asia e dalla filiera pubblica, significa che i guadagni ricavati da questi impianti ricadono sul pubblico e sui cittadini. Altrimenti, noi spazziamo e raccogliamo la spazzatura, mentre altri guadagnano con lo smaltimento. E questo non è accettabile». Da escludere categoricamente, allora, un secondo termovalorizzatore dopo quello di Acerra. «Uno è sufficiente», afferma Manfredi.

Ovviamente, l’ex ministro è conscio del fatto che la pulizia di Napoli dovrà dipendere anche dall’educazione civica dei napoletani. «Se vogliamo una città che funzioni – avverte - questa dev’essere fatta da un’amministrazione efficiente ma anche da cittadini che rispettano le regole. Serve collaborazione: non vedo perché un napoletano se va a Milano o a Monaco di Baviera debba essere un cittadino perfetto e non a Napoli». Manfredi promette quindi «il potenziamento del sistema dei controlli, e quindi delle multe, per chi non rispetta le regole. Sono ancora troppi gli esercizi commerciali che depositano i rifiuti fuori dagli orari consentiti». 

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