Case popolari di Chiaiano, è allarme allagamenti: «Abbandonati dal Comune di Napoli»

I locali terranei alle prese con copiose perdite idriche
I locali terranei alle prese con copiose perdite idriche
di Antonio Folle
Martedì 26 Novembre 2019, 17:30 - Ultimo agg. 27 Novembre, 06:37
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Continuano senza sosta i disagi causati dal maltempo e dall'incuria nei caseggiati popolari del Comune di Napoli. Negli scorsi giorni a protestare sono stati i residenti dei fabbricati di edilizia popolare di via della Bussola, nel quartiere San Pietro a Patierno, oggi a protestare sono i residenti del rione 25/80 di via Toscanella, nel rione Chiaiano, alle prese con allagamenti, infiltrazioni d'acqua nelle pareti e macchie di muffa.

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Le piogge di questi ultimi giorni non hanno fatto altro che aggravare una situazione già difficile. Poche settimane fa gli stessi residenti del rione 25/80 hanno denunciato le disastrose condizioni degli alloggi costruiti nel post-terremoto e che, almeno nelle intenzioni dei costruttori, dovevano durare solo 10 anni a fronte dei circa 39 vissuti da alcune famiglie nei palazzoni-parcheggio. I circa 500 nuclei familiari che vivono nel rione popolare hanno lanciato una class action contro il Comune di Napoli responsabile, a detta dei cittadini, di non curarsi minimamente delle condizioni degli alloggi e di non mettere in campo una seria politica di edilizia popolare.
 


Gli appartamenti che "affacciano" direttamente sulla strada sono quelli che lamentano i disagi maggiori. La guaina d'asfalto che dovrebbe impermeabilizzare il tetto è quasi del tutto saltata e l'acqua cola giù tra le intercapedini arrivando a invadere impianti elettrici e salotti. Molti cittadini hanno tentato di correre ai ripari con secchi, bacinelle e strofinacci, ma la situazione continua ad essere grave.

«Sono anni che stiamo in queste condizioni - la denuncia dei cittadini - non possiamo stare in casa perchè la muffa ci toglie il respiro. Ci sono anziani e disabili prigionieri in casa perchè gli ascensori o sono allagati o non funzionano. Il Comune ci ha fatto tante promesse in questi anni, ma nessuna si è realmente concretizzata. Nell'attesa che si ricordino di noi e ci diano un alloggio a cui pure abbiamo diritto - l'affondo dei cittadini - chiediamo di vivere in condizioni quantomeno dignitose. Quando c'era Romeo tutto sommato gli appartamenti e gli spazi esterni venivano tenuti in buone condizioni. Con Napoliservizi siamo nel disastro totale». 

Estremamente preoccupante la situazione dei locali che ospitano l'autoclave che spinge l'acqua potabile nei rubinetti dei circa 500 appartamenti del rione 25/80. Dalle tubature cola una vera e propria cascata d'acqua. Una perdita idrica aggravata ulteriormente dall'acqua piovana che si è accumulata e che sta lentamente sgretolando le pareti. In mancanza di un intervento immediato il rischio concreto è di vedere "intaccate" anche le fondamenta stesse degli enormi palazzoni.

Poche ore fa - come riportato anche dal sito web Periferiamo - una delegazione di cittadini ha dato vita ad una eclatante forma di protesta contro il silenzio e il disinteresse istituzionale verso una situazione che sta peggiorando giorno dopo giorno. I residenti del rione hanno simbolicamente occupato alcuni uffici dell'VIII Municipalità chiedendo al parlamentino guidato da Apostolos Paipais maggiore impegno sul fronte della manutenzione che, è bene ricordarlo, è in capo a Napoliservizi. 

«Come Municipalità siamo letteralmente sotto assedio - lamenta il consigliere dell'VIII Municipalità Francesco Ruggiero - da parte di cittadini che reclamano il loro sacrosanto diritto a vivere in alloggi dignitosi.
La nostra Costituzione garantisce il diritto ad avere un alloggio, questo diritto da queste parti sembra essere stato sospeso. Ci sono anziani, bambini e disabili imprigionati in casa perchè gli ascensori non funzionano. Ci sono problemi di manutenzione molto seri peggiorati ulteriormente dalle allerte meteo di questi giorni. Una situazione indegna di una città come Napoli e che deve essere assolutamente affrontata. Ci auguriamo - ha proseguito Ruggiero - che dopo questa ennesima segnalazione si possa interagire seriamente con Napoliservizi, con l'assessore al Patrimonio del Comune di Napoli, con il sindaco e con il Presidente della nostra Municipalità, magari con una conferenza dei Servizi, e intervenire seriamente per dare dignità a queste persone».

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