Choc al cimitero di Ponticelli, ossa a terra e due tombe aperte

Choc al cimitero di Ponticelli, ossa a terra e due tombe aperte
di Alessandro Bottone
Mercoledì 29 Luglio 2020, 11:24 - Ultimo agg. 13:16
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Choc al cimitero di Ponticelli, quartiere nella periferia orientale di Napoli. Questa mattina due tombe sono state ritrovate completamente aperte e danneggiate. A terra i resti mortali di diversi defunti. Due lapidi sono andate completamente distrutte.

Il fatto si è registrato sulle tombe a parete poste alle spalle di una cappella privata nell'area di più recente costruzione del camposanto di via Argine a Ponticelli. Diverse persone fanno notare che, nei giorni scorsi, sono stati rubati numerosi pomelli in ottone e rame che permettono di sigillare la tomba e di tenere ferma la lastra di marmo sulla quale sono riportati l'epigrafe, la fotografia e i dati dei cari defunti. Le costanti vibrazioni provocate dai veicoli che scorrono sulla strada posta subito alle spalle delle tombe avrebbero fatto cedere le pesanti lastre le cui staffe sono fissate alla cassa in legno nella quale erano depositate le ossa dei defunti, ribaltandola e facendola cadere a terra.
 

 

Questa mattina i resti mortali dei diversi defunti sono stati recuperati dai seppellitori che hanno provveduto a sigillarli nei due loculi in attesa della chiusura delle tombe. I famigliari dei defunti sono stati già allertati: dovranno ripristinare, con una spesa a proprio carico, il danno subito. Gli operai del cimitero hanno messo in sicurezza le tombe per evitare che altre lastre potessero cedere. Il custode della struttura, subito dopo aver notato il fatto anomalo, ha avvertito i dirigenti del Comune di Napoli, competente sul camposanto, e le forze dell'ordine che hanno svolto un sopralluogo nella struttura. Saranno loro a capire se si sono registrati fatti illeciti o altri reati, ovvero se a danneggiare le tombe possa essere stata una persona. Il cimitero di Ponticelli è sprovvisto di impianto di videosorveglianza ed è presidiato solo per poche ore dai dipendenti comunali.

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Nel cimitero di via Argine si sono registrate altre situazioni anomale. Qualche settimana fa sono state ritrovate diverse scritte volgari all'interno di una cappella privata, proprio accanto alle tombe: probabilmente si è trattato di un gesto per polemizzare contro la rimozione dei fiori imposta dall'emergenza sanitaria in atto. Nei mesi scorsi, invece, sono state trafugati gli infissi da numerose cappelle private: porte e cancelli successivamente ripristinati a spese dei proprietari.

Da tempo i residenti chiedono una manutenzione costante per garantire decoro ma soprattutto pulizia e igiene. Il camposanto di via Argine, come altri in città, necessita di manutenzione costante per il verde infestante, per gli alberi ad alto fusto e per la manutenzione dei loculi così come delle fosse spesso lasciate aperte e in condizioni di mancata sicurezza.

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