Napoli, flash mob contro la Nato nel giorno del suo anniversario: «Via i guerrafondai»

I manifestanti a piazza Dante invocano l’uscita dell’Italia dall’Organizzazione

La protesta a Napoli
La protesta a Napoli
di Alessio Liberini
Giovedì 4 Aprile 2024, 22:19
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Flash mob e volantinaggio informativo tra cittadini e turisti stranieri. Nel giorno in cui ricorre il 75esimo anniversario dell’Alleanza Atlantica, a Napoli va in scena una giornata di contro-celebrazione. Una cinquantina di attivisti aderenti alla federazione campana del Partito dei CARC ed altre sigle della sinistra radicale, si sono radunati nel tardo pomeriggio di oggi nella centralissima piazza Dante per invocare l’uscita dell’Italia dall’Organizzazione e lo stop all’incremento dei fondi pubblici destinati alla spesa militare.

«Non chiediamo che l’Italia esca dalla Nato ma lavoriamo per cacciare la Nato dal nostro Paese – spiega Igor Papaleo, segretario Carc Federazione Campania – consideriamo il Patto Atlantico un pericolo per il nostro Paese. Soprattutto in questa fase storica». Per i promotori del flash mob, che già da subito annunciano analoghe iniziative sia per il 25 aprile che per il primo maggio, «l'adesione dell'Italia alla Nato significa sudditanza ai diktat dell'imperialismo Usa». Un assoggettamento che il «sistema politico al vertice in Italia, attraverso il governo Meloni rinnova» rendendo l’Italia «un bersaglio degli Stati e dei Popoli che il sistema Nato minaccia, offende e aggredisce», si legge sul volantino distribuito fino al calare del sole sotto la statua del sommo poeta dove è stata affissa anche una bandiera delle Brigate Garibaldi.

In tutto lo Stivale si contano al momento circa 128 basi militari statunitensi, nello stesso capoluogo campano ha sede il comando Nato delle operazioni aereo-navali del Mediterraneo. «Nonostante il nostro Paese si sia espresso per ben tre volte contro le armi nucleari, attraverso una volontà popolare frutto di referendum – prosegue Papaleo - le basi americane diffuse in Italia continuano a nuclearizzare lo Stivale con postazioni militari che ci rendono un obiettivo diretto».

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«Oltre a denunciare il ruolo nefasto della Nato - precisa Ciro Imperato, Carc sezione Napoli centro – siamo qui per proporre un’alternativa politica al governo della guerra rappresentato dall’esecutivo Meloni.

In questo scenario internazionale la Nato proporrà una nuova escalation. Come ci ha ricordato qualche anno fa Papa Francesco, siamo certi che la terza guerra mondiale è già in atto».

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